43esima per Folkest , 50 gli appuntamenti previsti
Per i suoi 43 anni Folkest, nonostante le difficoltà che arte e spettacoli stanno vivendo da oltre un anno, ha deciso che è il momento di non risparmiare le energie e di offrire il massimo per un ritorno alla cultura in grande stile. Grazie anche al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, alla Fondazione Friuli, Turismofvg, Comune di Spilimbergo, Comune di Udine e Friulovest Banca, quest’anno saranno più di una quarantina i gruppi coinvolti per oltre 50 appuntamenti live in 28 diversi comuni, dal 5 al 23 agosto, con una serie di anteprime già a partire dall’11 giugno e appuntamenti fino al 12 settembre. Il Premio alla Carriera 2021 sarà consegnato da Folkest quest’anno a Enzo Avitabile e come sempre a Spilimbergo si terrà la diciasettesima edizione del Premio Cesa rivolto alle nuove proposte della world music. Tra gli eventi anche gli incontri con gli autori per la terza edizione di Parole e musica mentre, con l’etichetta Folkest Dischi pubblica cinque nuovi titoli. Ma non finisce qui: Folkest porta uno spettacolo sulla Divina Commedia, una mostra fotografica The sound of eyes – I 40 anni di Folkest, il Guitar International Rendez-vous, e consolida la partnership con Operaprima di Vienna per un progetto su Ernani di Giuseppe Verdi, ma soprattutto guarda al futuro grazie al binomio offerta culturale – formazione professionale.
Tra gli ospiti, Enzo Avitabile, Vincenzo Zitello, Le Orme, lo storico gruppo Nuova Compagnia di Canto Popolare, Michele Ascolese, Mauro Palmas, il Coro del Friuli Venezia Giulia con Aleksandar Karlic, Paolo Tofani & Strepitz Open Project, i Musica Spiccia, vincitori del Premio Cesa nel 2020 e Still Life vincitori del Premio Parodi 2020.
“Folkest 2021 – afferma l’Assessore Regionale alla Cultura e allo Sport Tiziana Gibelli – è pronto anche in questa sua 43esima edizione a portare la musica popolare su tutto il territorio regionale e non solo, trasmettendo, grazie al suo ricco programma di concerti, quella voglia di ritorno alla socialità che mai come in quest’ultimo anno ci è mancata tanto. Un risultato reso possibile grazie al lavoro degli organizzatori che in tutti questi anni si sono impegnati a promuovere la tradizione culturale musicale regionale. Sarà una lieta occasione – conclude l’Assessore – per riassaporare, con le dovute precauzioni, la possibilità e la voglia di stare assieme”.
“Oggi abbiamo molte certezze in più rispetto al 2020 e un’idea chiara proiettata nel futuro”, chiosa il direttore artistico Andrea Del Favero. “Molte le novità di quest’anno, in questi lunghi mesi abbiamo riprogettato e riconsiderato alcuni momenti chiave. Oltre alle presenze storiche a Spilimbergo, Udine, Capodistria e Auronzo di Cadore, molto spazio sarà dedicato al Guitar International Rendez-vous e alla collaborazione con Operaprima-Wien per la realizzazione dell’opera “Ernani”. Dopo aver portato per anni i più grandi artisti del mondo abbiamo capito che la strada per il domani ci spinge sempre più verso il binomio offerta culturale-formazione professionale. In questo, ancora una volta, Folkest è un passo avanti e segna la strada della world music in Europa”.
Sono ben cinque le produzioni discografiche che usciranno in estate. La prima proposta è legata a Folkest suona a…, la sezione che riscosse un grosso successo lo scorso anno, permettendo a moltissimi artisti regionali di lavorare in un momento in cui tutti erano ancora fermi grazie ai concerti online. Quest’anno verrà pubblicato un CD antologico, con brani di tutti i gruppi che avevano realizzato i video negli storici luoghi di Folkest.
Anche il Premio Alberto Cesa vedrà la pubblicazione di un album che nelle intenzioni vuole essere il primo di una lunga serie, contenente tutti i brani proposti in lingua friulana nelle ultime due edizioni. Molto interessante sarà anche il CD tratto dai secondi dieci anni di concerti registrati dal vivo a Capodistria.
Nel corso dell’edizione 2021 verranno inoltre presentate altre due produzioni dell’etichetta Folkest Dischi, rispettivamente Inniò del gruppo Kujacoustic e Oggi ti lascio domani di Matteo Sgobino & Lune Troublante.
Anche quest’anno, come già nella scorsa edizione, le serate si terranno sotto le storiche arcate della Taverna in piazza Carpaccio, l’antico magazzino del sale veneziano. Nel corso delle tre giornate, 15, 16 e 17 luglio saranno presentati il CD di Folkest a Capodistria, tratto da registrazioni dal vivo, il libro Lungje, po’! di Andrea Del Favero, i concerti della Robert Vatov Big Band e del gruppo Avtomobili, entrambi sloveni, per concludersi con uno degli appuntamenti clou di Folkest 2021, il concerto dello storico gruppo di prog-rock Le Orme.
La città di Udine ha sempre rappresentato uno dei fulcri dell’attività di Folkest, per l’attenzione nelle scelte artistiche e per l’importanza degli artisti che hanno tenuto i loro concerti nel capoluogo friulano. Sono un numero quasi infinito, da Mark Knopfler a Mike Oldfield, Stevie Winwood, Procol Harum, Loreena McKennitt, Joan Baez, Los Lobos, The Chieftains, Francesco De Gregori e molti, molti altri, che nei decenni hanno segnato la storia di Folkest e della sua presenza udinese.
Giovedì 29 luglio tutti al Castello di Udine dove la Nuova Compagnia di Canto Popolare presenterà Napoli 1534 – Tra moresche e villanelle, con una dedica particolare a Corrado Sfogli, che questo progetto aveva fortemente voluto e sapientemente progettato.
I biglietti saranno in prevendita a partire dall’ 1 giugno 2021, sul sito www.folkest.com, all’Angolo della Musica di Udine e alla Fioreria Punto Verde di Tolmezzo.
Lunedì 9 agosto il cantautore friulano Franco Giordani e Band ci farà ascoltare in piazza Venerio Ressenàl, con alcune belle canzoni del suo storico repertorio e alcune anticipazioni del prossimo lavoro discografico.
Martedì 24 agosto sarà la volta di un progetto speciale, realizzato sotto la Loggia del Lionello, in collaborazione con l’Associazione Fûrclap, una serata decisamente sperimentale con Paolo Tofani & Strepitz Open Project, Improvvisa_Meditazione: la musica racconta l’Uomo, i suoi limiti e i suoi pregi, le sue debolezze e le sue intuizioni, grazie anche ai movimenti coreutici di Francesca Ferah Dalla Bernardina, alle suggestive immagini prodotte da Ofelia Croatto e alla narrazione espressa dalla giovane attrice Giulia Grimaz.
Il Cadore, con le suddivisioni territoriali, le tradizioni culturali, la lingua, le Regole e la Magnifica Comunità, è un territorio che si presta naturalmente a un progetto culturale e turistico come quello di Folkest; un progetto speciale dedicato alla promozione della musica e alle tradizioni locali, con un ampio sguardo a un allargato orizzonte sonoro, fatto di stimoli e contaminazioni. Un progetto ad ampio spettro che oltre alla realizzazione di concerti prevede incontri con personaggi di spicco della musica e della cultura mondiale, allestimento di mostre fotografiche e di strumenti della musica popolare, presentazioni di libri dedicati all’argomento e approfondimenti di vario tipo.
Domenica 1 agosto 2021 s’apriranno idealmente le danze in piazza Santa Giustina con Confessioni di un musicante – Silvio Trotta canta Branduardi, una rivisitazione metabolizzata della musica di Angelo Branduardi da parte di Silvio Trotta, da sempre interessato ai repertori del grande cantautore lombardo e della musica popolare italiana, le sonorità nord europee e la musica antica dal sapore medievale.
Proseguiremo sabato 7 agosto 2021 con Amore, Morte & Rock’n’Roll – Le ultime ore di Bowie, Cohen, Lou Reed e Freddie Mercury, intenso spettacolo di Ezio Guaitamacchi, con Cristiano Godano, Andrea Mirò e Brunella Boschetti.
L’ultimo appuntamento, sabato 28 agosto 2021, con A forza di essere vento dell’FDA Ensemble, che in questo modo proporranno un’ideale apertura a Ronchi dei Legionari e chiusura ad Auronzo di una lunga estate di spettacoli, nel segno di Fabrizio De André.
SPILIMBERGO: IL CUORE DI FOLKEST DAL 19 AL 23 AGOSTO.
Nella cittadina del mosaico la novità di quest’anno, rinviata di un anno rispetto al progetto iniziale, è l’International Guitar Rendez-vous, il più longevo festival internazionale della chitarra che si svolge in Italia; coniuga spettacolo e cultura, promozione territoriale e artistica in un ricco programma che si articola in convegni, seminari, incontri e concerti, giunto alla sua 16° edizione, che ospiterà a sua volta la 28^ Convention ADGPA e un salone della liuteria con oltre una decina di selezionati liutai da tutta l’Italia. I concerti di giovedì 19 e venerdì 20 agosto si terranno nella storica sede di Solighetto di Pieve di Soligo, presso la Villa Brandolini d’Adda, mentre quelli di sabato 21 e di domenica 22 agosto si svolgeranno in piazza Garibaldi, nel centro storico di Spilimbergo. In occasione delle serate spilimberghesi verrà conferito il Premio A.D.G.P.A./ Banca Delle Prealpi per il miglior Chitarrista Emergente 2021, che si guadagnerà l’ambita partecipazione al festival francese di Issoudun, sede centrale dell’A.D.G.P.A. I seminari, invece, si terranno nella vicina sede dell’Associazione Gottardo Tomat.
PREMIO FOLKEST.
Folkest assegna questo Premio dal 1996 a chi abbia lasciato – nel corso della propria carriera artistica – un segno indelebile nella musica e nella società. Negli anni è stato attribuito, a partire da Ian Anderson dei Jethro Tull, ad artisti di grande calibro come Joan Baez, Noa, Branduardi, Alice, The Chieftains, Edoardo De Angelis, Riccardo Tesi. Quest’anno verrà consegnato, sempre a Spilimbergo, ad Enzo Avitabile, sassofonista, compositore, musicista e cantautore italiano, due volte David di Donatello come Miglior Musicista, per aver composto la colonna sonora del film Indivisibili, e come Migliore canzone originale con Abbi pietà di noi, brano contenuto nella stessa colonna sonora; per le stesse musiche vince anche 2 Nastri d’argento. Ha vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale, demolendo ogni sovrastruttura mercantile, ogni moda. Queste le note biografiche del cantante, compositore e polistrumentista nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli nel 1955. Da bambino, Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si è esibito nei club napoletani affollati dai clienti americani. Quindi si è diplomato in flauto al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella e ha iniziato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.
IL PREMIO ALBERTO CESA.
Compie diciassette anni il Premio che Folkest ha intitolato ad Alberto Cesa, uno dei gruppi pionieri della world music in Italia. Per l’edizione 2021, in conseguenza delle restrizioni in vigore a causa del Covid-19, le selezioni dei candidati si sono svolte online. Gli artisti finalisti, che si contenderanno a Splimbergo il 20 e il 23 agosto anche l’ambito premio del Nuovo Imaie per la realizzazione di una tournée, saranno Ajde Zora, Djelem Do Mar – Fabia Salvucci & Sara Marini, Fragment, Mattanza, Miriam Foresti e Sara Marini – Torrendeadomo.
TERZA EDIZIONE DI “PAROLE E MUSICA”.
Molta l’offerta per questa terza edizione di Parole e Musica al teatro Miotto di Spilimbergo, con alcuni ospiti di rilievo che presenteremo più avanti nel dettaglio. Un pomeriggio intero sarà dedicato agli ottant’anni di Bob Dylan e alla sua influenza sul far canzoni nella cultura contemporanea.
MOSTRA FOTOGRAFICA “THE SOUND OF EYES – I 40 ANNI DI FOLKEST”.
Realizzata in collaborazione con il CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia), verrà inaugurata il 23 luglio nel foyer del Teatro Miotto di Spilimbergo: in un susseguirsi di immagini in bianco e nero scorrerà la storia di Folkest e della sua presenza in Friuli Venezia Giulia e in Istria, attraverso piazze e locali, i volti dei protagonisti e gli strumenti che negli anni Novanta lo hanno caratterizzato. In esposizione foto scattate su pellicola da alcuni inportanti fotografi che hanno seguito la rassegna in quegli anni: Gianni Cesare Borghesan, Guido Harari, Pia Neuenschwander e Giancarlo Pettarini. Culture, tradizioni, musicisti e pubblico si mescolano con fascino evocativo per creare un unico mosaico, quello composto da più di quaranta anni di tasselli di concerti ed eventi qui riuniti in un’unica opera collettiva.
I SEMINARI CON ELENA LEDDA.
In collaborazione con l’Associazione Gottardo Tomat di Spilimbergo sarà riproposto il seminario di Elena Ledda sulla vocalità, che lo scorso anno ha riscosso un grandissimo successo, destinato ai concorrenti del Premio Alberto Cesa, ma aperto alla partecipazione di musicisti e appassionati di canto, friulani e non.
IL DIVINO CAMMINO A SPILIMBERGO IL 16 AGOSTO.
Si tratta, in coproduzione con l’Associazione Elenaleddavox di Cagliari, di uno spettacolo tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, che vede alla narrazione e dizione dei canti l’attore veronese Alessandro Anderloni con la partecipazione del grande musicista sardo Mauro Palmas al liuto cantabile. La narrazione di Anderloni intreccia in tre tappe in forma itinerante le notizie e gli aneddoti sulla vita di Dante Alighieri, la fascinazione per la sua Commedia fino alla dizione a memoria dei tre canti, accompagnata dagli interventi musicali di Mauro Palmas con musiche composte per lo spettacolo. Un cammino fisico e spirituale e che restituisce quello choc d’intensità poetica che descrive Thomas Eliot di fronte al più grande poema mai scritto da un uomo.
OPERAPRIMA.
Settembre non sarà solo il momento di tirare le somme, ma il punto d’arrivo di un progetto sul quale, insieme con l’Associazione Operaprima di Vienna, e grazie a un entusiasta gruppo di lavoro di Pozzuolo del Friuli (Udine), supportato da alcune significative professionalità esterne e sotto la direzione del Maestro Tiziano Duca, si sta creando un autentico laboratorio aperto. Laboratori corali e d’arte scenica, selezioni e prove musicali, di scena e d’insieme a ridosso delle recite, le recite stesse, la creazione di scenografie e costumi: una scommessa dove volontariato e professionalità si sposano per produrre bellezza artistica. Quest’anno il progetto è incentrato su Ernani di Giuseppe Verdi e verrà rappresentato dal 4 al 7 settembre.