Cavarzerani: Interrogazione a Salvini di Liberi Uguali – Sinistra Italiana. Citato FriuliSera
Da Roma giunge notizia di una interrogazione a risposta scritta, che verrà depositata alla riapertura della camera dei Deputati lunedì, che parte proprio dal nostro articolo del primo maggio scorso “Migranti: La Prefettura di Udine ordina di deportare intere famiglie, donne, bambini e persone vulnerabili alla ex caserma Cavarzerani”.
Scrivono i deputati Erasmo Palazzotto, Rossella Muroni, Luca Pastorino e Laura Boldrini di Sinistra Italiana-Leu al
“Ministro dell’interno – Per sapere – premesso che:
da un articolo pubblicato il primo maggio 2019 sul quotidiano online ‘Friulisera’ si apprende che circa settanta persone tra cui intere famiglie, donne, bambini e persone vulnerabili, per effetto del cosiddetto “decreto sicurezza” saranno trasferite d’imperio alla caserma Cavarzerani;
da quanto si apprende infatti, OIKOS e Centro Balducci che ospitavano i migranti in questione, sarebbero stati esclusi dall’assegnazione della nuova gara, per cui la Prefettura di Udine ha comunicato di deportare forzatamente tutti gli ospiti alla ex caserma Cavarzerani con la seguente nota: “i richiedenti asilo dovranno essere prelevati dall’Ente gestore Consorzio Matrix secondo le modalità e gli orari concordati direttamente con l’Associazione Oikos. Gli stessi dovranno essere tempestivamente comunicati a questo Ufficio ed alla Questura di Udine. Si raccomanda la massima collaborazione al fine di garantire ordine e fluidità negli spostamenti”; Tale procedura, che tra l’altro ha concesso un solo giorno di tempo per organizzare lo spostamento, non ha tenuto conto di tutti quei casi vulnerabili e a rischio che avrebbero richiesto un’attenzione particolare nella gestione del trasferimento. Tra i circa 70 migranti vi sono infatti persone seguite dai servizi psichiatrici, donne sole con figli, donne incinte a rischio, famiglie con bambini scolarizzati, ragazze madri, persone vittime di violenza e tortura o portatori di fragilità seguiti da specifici servizi specialisti, casi a rischio suicidio;
A parere dell’interrogante siamo di fronte ad una gratuita violenza istituzionale da parte della Prefettura di Udine che non solo non ha concesso un adeguato preavviso per consentire il trasferimento ma non ha neanche fatto una distinzione tra i vari casi;
La caserma Cavarzerani è un hub di prima accoglienza che dovrebbe gestire solo la prima accoglienza dei richiedenti asilo e le situazioni di emergenza, ma non certo accogliere persone già integrate, che da tempo vivono sul nostro territorio e tantomeno situazioni vulnerabili;
l’effetto di tale decisione sarà quello di concentrare e ammassare le persone dentro un unico grande contenitore totalmente inidoneo nel quale è più facile che si creino situazioni di disagio ed esclusione sociale oltre a determinare un grave spreco
di risorse pubbliche, rinunciando ed interrompendo qualsiasi percorso di integrazione e inclusione sociale avviato; al fine di evitare che episodi del genere si ripetano anche in altre realtà e che tale modalità possa essere presa ad esempio da altre prefetture; dal momento che il ministro in indirizzo ha dichiarato in diverse sedi di voler chiudere tutti i grandi centri di accoglienza -:
Se il ministro, anche alla luce dei fatti esposti in premessa, non intenda procedere con la chiusura della caserma Cavarzerani, luogo evidentemente non idoneo ad ospitare i migranti per un tempo prolungato e quali misure intenda adottare per tutelare i soggetti vulnerabili coinvolti nel trasferimento citato in premessa e che non possono essere certamente accolti in un centro hub”.