80° anniversario della battaglia del monte Rest del 16-17 ottobre 1944

A distanza di ottanta anni è stata commemorata la battaglia del Monte Rest in difesa della Libera Repubblica della Carnia, ad opera dei Btg. Val Meduna e Monte Canin, quarta Brigata, comandati rispettivamente da Luciano Pradolin e Rinaldo Fabbro.
Presenti i Sindaci di Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra, di Meduno ed il Vice Sindaco di Cavasso Nuovo coi relativi gonfaloni e numerosi parenti ed amici dei combattenti osovani.
La relazione della battaglia è stata tenuta dal Vice Sindaco di Cavasso Nuovo Geom. Emanuele Zanon.
In quella lunga battaglia che terminò solo all’esaurimento delle munizioni, persero la vita Facchin Giovanni di Tramonti di Sopra, e Zambon Giuseppe da Cavasso Nuovo del Btg. Val Meduna, Da Pozzo Giobatta del Btg. Monte Canin.
Facchin Armando fu colpito a morte alla forcella del Monte Rest; Zambon Giuseppe classe 1916, fu insignito di Medaglia d’argento al V.M. con le seguenti motivazioni: volontario fra i primi nelle file partigiane si distingueva per coraggio e fede, nel corso di un violentissimo combattimento alla forcella del Monte Rest, alla testa di pochi commilitoni, notato che alcuni partigiani stavano per essere sopraffatti, incurante del rischio, accorreva presso di loro nell’intento di riparere un’arma automatica inceppata. Ferito, non desisteva dal proposito e nuovamente colpito, immolava la sua esistenza alla causa della libertà, nell’atto di incitare i commilitoni alla lotta. Monte Rest 17 ottobre 1944. Firmato il Ministro Tremelloni.
Da Pozzo Giobatta, classe 1916, nome di battaglia Folgore, già appartenente nella Div. Paracadutisti “Nembo”, dopo l’armistizio entrò volontario nel Btg. osovano Monte Canin, quale comandante di compagnia, provocò numerose perdite tra le file nemiche. Morì eroicamente a Tramonti alle prime ore del 20 ottobre 1944; involontariamente con uno strappo ruppe la sicurezza di una bomba a mano che teneva alla cintola; si ragomitolò su se stesso col proprio corpo impedendo il dilagare delle micidiali schegge che avrebbero potuto uccidere i suoi compagni vicino a lui che ancora stavano dormendo. Giustamente il Comando alleato gli attribuì la ricompensa al valore.
I combattenti osovani si erano appostati sul Monte Rest fino alle rive del Tagliamento, ma preponderanti forze tedesche e cosacche giunsero da Ampezzo favoriti da una fitta nebbia che permise loro di avanzare lungo la strada principale. Un folto gruppo di Cosacchi, approfittando sempre della nebbia riuscì ad accerchiare la forcella del Monte Rest giungendo attraverso le pendici; giunti in sommità, sorpresero gli osovani del Btg. Val Meduna. Ne scaturì una furiosa battaglia che durò due giorni e due notti fino all’esaurimento delle munizioni dei fucili, dei mitragliatori Bren, dei mitra Sten, come pure dei mortai Piatt che avevano una gittata massima di appena 250 metri.
Precedentemente molti soldati tedeschi e cosacchi attraversarono a piedi il ponte del fiume Tagliamento ed intrapresero la strada che risaliva il Monte Rest fino alla forcella ma vennero falciati dai mitragliatori Bren del Btg. Val Meduna e Monte Canin; tuttavia la battaglia furente avvenne alla forcella del Monte Rest.
Esaurite le munizioni, il Btg. Val Meduna si ritirò velocemente a valle a Tramonti di Sopra e Sotto, mentre il Btg. Monte Canin non riuscendo a ripristinare i contatti telefonici coi combattenti del Btg Val Meduna, decise di allontanarsi a nord tra le montagne.
I combattenti osovani, con un armamento leggero e rimasti senza munizioni, dimostrarono con grande ardore una superlativa prova di combattimento ed intrepido coraggio; questo evento belicoso è rimasto indelebile nella storia della Resistenza osovana e su di esso difficilmente calerà l’oblio.
Tuttavia, in occasione della visita del Presidente della Repubblica ad Ampezzo in occasione della celebrazione degli ottanta anni della Libera Repubblica della Carnia, tutti i telegiornali nazionali, regionali e privati hanno riportato vari eventi bellici locali tra battaglioni di partigiani e l’esercito tedesco e cosacco, ma nessuno (cronisti e/o oratori) ha citato la battaglia del Monte Rest, ovvero l’unica grande battaglia sulla via montana principale che unisce Ampezzo e Comuni carnici limitrofi con gli altri Comuni della Val Meduna, ovvero Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Meduno, Cavasso Nuovo, etc, facenti parte anch’essi a pieno titolo alla Libera Repubblica della Carnia.
Una grave ed imperdonabile omissione, considerando la durata della battaglia ed i Martiri osovani che hanno immortalato la loro vita.

Renzo Della Valentina
figlio di Romano, comandante di compagnia Btg. Val Meduna