80 milioni di euro in meno previsti a bilancio per la sanità pordenonese
Come si giustifica una riduzione di 80 milioni di euro di costi prevista nel bilancio di previsione 2023 dell’ASFO, a fronte delle gravi criticità della sanità pordenonese? È questa la domanda che il consigliere regionale del gruppo Patto-Civica Fvg ha posto in Aula all’assessore Riccardi nel corso dell’ultimo Consiglio regionale. La richiesta, contenuta in un’apposita interrogazione, ha avuto il merito di sollevare l’ennesimo problema nella sanità regionale.
“L’Assessore – ha spiegato Putto – si è “trincerato” dietro una risposta tecnica, ovvero che l’ASFO (Azienda Sanitaria Friuli Occidentale) avrà una maggiore disponibilità di risorse assegnate con le manovre del prossimo assestamento di bilancio, in modo tale da garantire gli equilibri finanziari necessari all’azienda. Ma facendo cosí Riccardi ha scaricato la responsabilità dell’ennesimo passo falso della sanità regionale targata centrodestra sulla presunta incertezza dei trasferimenti statali. Per quanto ci riguarda- ha concluso Putto- è preoccupante che la Regione giustifichi un bilancio ASFO così sottofinanziato rispetto alle reali esigenze del territorio: non è questo il modo strutturato e sano di procedere quando si fanno previsioni di spese e investimenti, soprattutto in sanità. Sarebbe quanto mai opportuno gestire meglio le poste economiche, organizzando una programmazione più attenta e precisa”.