Accanto alle donne Afghane, anche a Udine manifestazione il 25 settembre per la giornata di solidarietà internazionale
«Alle donne di tutto il mondo e a quanti sono al nostro fianco: protestate, gridate e manifestate la vostra rabbia per le donne in Afghanistan». Questo l’accorato appello delle attiviste di RAWA, l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane che ci chiede di partecipare, il 25 settembre, ad una giornata di solidarietà globale verso il popolo afghano e di sostenerlo nella sua lotta per un Paese libero, laico, democratico. In questi giorni in Afghanistan il regime dei talebani ha imposto provvedimenti che impediscono alle donne il diritto al lavoro, all’indipendenza economica, l’iscrizione alle scuole e alle università, consentendo alle bambine il solo l’accesso all’istruzione elementare. Di fronte alla brutalità di tali scelte, donne di tutte le età hanno dato vita a proteste e manifestazioni spontanee, a Herat, Jalalabad, Mazar-i-Sharif, Kabul. Coraggiose e determinate,
hanno sfidato un sistema di potere che vorrebbe ricondurle alla completa sottomissione, all’invisibilità politica e culturale, al silenzio. I talebani hanno reagito con violenza al loro protagonismo, picchiandole, minacciandole insieme ai familiari, mettendo a rischio la loro vita. Noi donne, in Italia, sentiamo forte la loro richiesta di libertà, di diritti, di pace. Per questo chiediamo a tutte le persone solidali di scendere in piazza in una giornata speciale. A Roma, infatti, il 25 settembre si svolgerà anche la manifestazione nazionale indetta dall’Assemblea della Magnolia, sostenuta da decine di movimenti femminili e femministi che nei duri mesi della pandemia hanno compreso la necessità di “lottare per praticare quella cura che ha al centro la vita degli esseri umani, della natura e di tutti i viventi” anziché lo sfruttamento, il dominio delle risorse, la devastazione ambientale, la guerra.
Rispondendo all’appello delle attiviste afghane di RAWA, come Donne in Nero ci rivolgiamo ai Paesi dell’Unione Europea e in primis al Governo italiano che sono corresponsabili della disastrosa situazione in cui versa l’Afghanistan, riconsegnato dopo un’inutile guerra ad un regime dispotico, sessista, misogino. Chiediamo con forza: • di assicurare un’accoglienza dignitosa a tutte le persone in fuga dall’Afghanistan,
garantendo loro il rilascio di visti umanitari e l’accesso al diritto d’asilo;
• di dare supporto e protezione alle donne afghane in fuga, fatte oggetto di una specifica persecuzione fondata sull’appartenenza di genere;
• di aprire corridoi umanitari e di favorire i ricongiungimenti familiari con chi vive in Europa;
• di porre fine ai respingimenti dei richiedenti asilo bloccati lungo la Rotta balcanica;
• di tutelare la vita di quanti e quante rimarranno in Afghanistan, sostenendo la loro richiesta di poter esercitare i diritti umani, compreso il diritto all’autodeterminazione;
• di porre fine al commercio di armi del complesso industriale militare, che trae profitto dalle guerre in corso in Afghanistan e in altre parti del mondo.
Per questo il 25 settembre manifesteremo a Udine in Piazza XX Settembre, dalle 17.00 alle 18.30 Donne in Nero di Udine