
Adino Cisilino è stato confermato presidente dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (Agci) del Friuli Venezia Giulia per il prossimo triennio. Nel congresso regionale tenutosi a Buttrio (UD) al Del Parco hotel l’assemblea dei soci ha inoltre provveduto a rinnovare gli organi dell’associazione che, oltre al presidente, vede la presenza nel consiglio direttivo, dei consiglieri Emanuele Cruder quale Vice Presidente e poi Maurizio Figar, Guido Doz, Flavia Tavella, Elio Cecconi, Raffaele Cisilino, Alberto Rigotto, Cristina Gorizzizzo, Federico Pasini e Lorella Maria Teresa De Marco. Revisore dei conti è stato nominato Marco Paschetto. Il Collegio dei probiviri invece risulta composto da Cristian Braidotti e Nicola Ingenito.
“Le cooperative costruiscono un mondo migliore”, Cisilino per aprire il 14esimo congresso regionale ha deciso di citare lo slogan scelto dalle Nazioni Unite per proclamare il 2025 anno internazionale delle cooperative. Mutualità e sostenibilità sono e continueranno a essere nel nostro agire quotidiano due facce della stessa medaglia. Funzione sociale e funzione economica nella cooperazione rimangono correlate. Nell’analisi del fallimento dell’attuale modello di sviluppo, l’accento è posto oggi proprio sulla diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza prodotta, con una concentrazione a vantaggio dei più ricchi e a discapito non solo dei più poveri ma anche dei ceti medi”.
Tornando allo stato di salute della cooperazione, Cisilino ha puntato il dito sugli strumenti finanziari, diventati sempre più complessi negli ultimi anni.
“Le cooperative sono così costrette ad abbandonare le sovvenzioni tradizionali per rivolgersi a strumenti di finanza innovativa e alternativa al sistema bancario – aggiunge – che richiedono però specifiche competenze che nelle nostre imprese raramente sono presenti”.
“La produzione legislativa di questi ultimi anni che ha interessato la cooperazione ci ha fortemente penalizzati – continua Cisilino – dall’abolizione dell’amministratore unico senza tenere conto delle dimensioni dell’impresa, alla modifica dei parametri per la nomina dell’organo di controllo, alla progressiva riduzione della non tassabilità degli utili, infine l’ultimo degli orpelli, perché di questo si tratta: l’obbligo della Pec personale per ogni singolo consigliere di amministrazione. Insomma, di tutto e di più. Per questo celebriamo il nostro congresso con tanti interlocutori in grado di costruire un percorso nel quale fortificare quello che va bene e migliorare quello che non va bene, sempre con la massima onestà e professionalità”.