Al Teatrone, il rigattiere di suoni in concerto
Dopo aver presentato la prima parte del suo album “Canzoni della Cupa” con il tour estivo “Polvere”, uno spettacolo dalle “evocazioni ancestrali, agresti e di frontiera”, Vinicio Capossela, cantautore, scrittore e poeta visionario quattro volte Targa Tenco, osannato dalla critica per lo spessore letterario dei suoi testi, è tornato in scena nei teatri italiani con il tour “Ombra. Canzoni della Cupa e Altri Spaventi”, spettacolo che presenta la seconda parte del suo ultimo album. Il nuovo progetto live di Capossela vedrà un’unica esclusiva tappa in Friuli Venezia Giulia, in programma domani, venerdì 24 marzo, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21.00). Al centro dello spettacolo, accanto alle “Canzoni della Cupa”, troveranno posto anche altri brani del repertorio di Vinicio Capossela, che a questo immaginario sono legati a doppio filo. I biglietti per questo nuovo grande appuntamento musicale a Udine, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con il Comune di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e F&P Group, evento inserito nella rassegna “Udine in Musica”, sono ancora disponibili su Ticketone e alle biglietterie del teatro. Info e punti vendita su www.azalea.it .
«L’Ombra è come una grande scatola in cui abbiamo buttato fin da bambini le cose che abbiamo temuto di mostrare – racconta Vinicio Capossela – L’inconscio personale e quello collettivo stanno in questa grande scatola. Un’Ombra che non nasconde ma rivela: sentimenti, assenze, malebestie, animali totemici, radici, proiezioni, ritrovamenti, defunti, archetipi, draghi, duplicità, governi, personalità. Ogni volta che una passione ci proietta oltre noi stessi essa genera un’Ombra… l’Ombra, questo confine labile tra luce e tenebra, tra coscienza e incoscienza. Tra sogno e consapevolezza. In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo. A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili, alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare lo smartphone».