Alta formazione per artigiani: pieno successo del percorso di management organizzato con l’Università di Udine
«Obiettivo centrato. Ora puntiamo a una seconda edizione con lo stesso format ed un modulo avanzato per chi ha chiuso questo primo percorso». Così il presidente del Cata Fvg, Ariano Medeot, ha salutato a Udine la conclusione del riuscitissimo percorso di alta formazione unico in Italia – Esat, Executve Seminars of Advanced Tools -, organizzato da Cata con il patrocinio l’Università di Udine e con il sostegno della Regione Fvg, per dare agli artigiani tutti i migliori strumenti manageriali necessari ad affrontare i cambiamenti e la gestione dell’impresa che innova. Sessanta gli artigiani che hanno partecipato a tutte le 8 intense giornate di studio, per altrettanti sabati trascorsi nelle aule dell’ateneo friulano. «Una partecipazione assidua e interessata», ha aggiunto Medeot, tanto che pressoché tutti hanno superato il 70% delle ore di frequenza necessarie per ricevere l’attestato consegnato a “La di Moret” alla presenza del prof. Filippo Zanin, docente di Economia aziendale all’Università di Udine, del Direttore generale dell’Assessorato alle Attività produttive della Regione, Magda Uliana, e del direttore del Cata, Alessandro Quaglio. «Questa iniziativa rientra tra quelle che sono in grado di arricchire l’intero sistema economico regionale», ha considerato la dirigente regionale e, rivolgendosi ai sessanta “studenti” che hanno frequentato le lezioni con determinazione, ha sottolineato «l’energia di chi, dopo una settimana di impegno lavorativo, trova la voglia e la motivazione di mettersi in gioco per accrescere se stesso e, attraverso sé, tutto il contesto in cui opera». Composito ed estremamente rappresentativo del mondo artigiano il gruppo che ha partecipato al percorso formativo: per il 55% uomini e per il 46% donne, d’età compresa tra i 20 e i 70 anni, rappresentati della maggior parte dei settori merceologici – dall’azienda informatica al panificio, dai tendaggi all’impresa edile, per fare qualche esempio – e di tutta la regione. «La formula è stata vincente e mi ha fornito nuovi modi di operare», ha osservato ritirando l’attestato Franco Petrich sottolineando anche il valore aggiunto «di aver svolto questo percorso in ambito universitario»; «Abbiamo affrontato tutti argomenti che hanno immediata rispondenza in azienda, ho trovato un modo diverso di crescere», ha detto Antonio Follador. E l’artigiana Fabiola Candusso ha chiosato: «È stato un percorso che mi ha dato la possibilità di guardare alla mia attività con occhi diversi». Il presidente Medeot, che ha anticipato la volontà del Cata di predisporre una seconda edizione di Esat e di pensare anche a un percorso di secondo livello, per approfondire quanto acquisito sin qui, ha sottolineato l’importanza «di avere un mondo artigiano in grado di affrontare le opportunità che dà in particolare l’export, che è l’asse strategico dell’economia del Friuli Venezia Giulia. Con questa iniziativa, e grazie alle collaborazioni instaurate, abbiamo dimostrato ancora una volta che il territorio c’è e che risponde agli input di qualità». Esat, Executve Seminars of Advanced Tools si è svolto da gennaio a fine maggio, per otto sabati dalle 9 alle 18 presso la sede universitaria di palazzo Toppo Wasserman a Udine. Le lezioni, che hanno mixato parti teoriche e analisi di casi concreti, hanno teso a sviluppare le conoscenze di general manager; perfezionare le capacità nella gestione strategica del business, per rispondere efficacemente alle crescenti sfide in un ambiente competitivo globale; apprendere come gestire il cambiamento organizzativo e strategico; favorire lo sviluppo personale e la crescita professionale; potenziare il proprio network relazionale entrando a far parte di una comunità di alto profilo, avviando contattati con docenti, testimonial aziendali e con gli altri partecipanti.