Ambiente. Rivedere la cosiddetta “tassa sulla pioggia” introdotta dal Consorzio di bonifica della pianura friulana

Oltre mille cittadini del Friuli Collinare hanno sottoscritto una petizione contro la cosiddetta “tassa sulla pioggia”, un balzello introdotto dal Consorzio di bonifica della pianura friulana che colpisce in maniera settoriale solo alcuni comuni della collinare friulana. Le firme, raccolte dai comitati spontanei di Buja, Treppo Grande, Colloredo di Monte Albano e Majano, sono state consegnate durante un incontro con il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che si è detto disponibile ad approfondire il tema. “Oggi il presidente Bordin, spiega in una nota la consigliera del Pd Manuela Celotti,  ha dato la sua disponibilità ad ascoltare le ragioni dei cittadini e ci auguriamo che il prossimo passo sia quello di poter audire in commissione gli assessori regionali all’Ambiente e all’Agricoltura, le competenti direzioni regionali, i vertici del Consorzio di bonifica, i sindaci dei Comuni che sono stati interessati dalla nuova contribuzione e le rappresentanze del comitato che in questi mesi ha raccolto le firme, al fine di arrivare a una revisione di un Piano che consideriamo iniquo, perché introduce la contribuenza solo in alcune parti del territorio”, commenta ancora la consigliera dem che a febbraio dello scorso anno aveva già portato la questione in Consiglio regionale attraverso un’interrogazione con la quale chiedeva alla Giunta di chiarire la legittimità delle contribuzioni introdotte dal nuovo piano di classifica del Consorzio e approvato dalla stessa Giunta a fine 2023″.

“Il rischio idrogeologico, spiega Celotti,  e la conseguente messa in sicurezza dei territori deve essere una priorità per la politica, ma i cittadini, pur comprendendo questa necessità ed essendo disposti a contribuire, non possono pagare balzelli iniqui. Le oltre mille firme raccolte dai cittadini del Friuli Collinare contro la cosiddetta “tassa sulla pioggia” introdotta dal Consorzio di bonifica della pianura friulana, non possono essere ignorate: la Regione si attivi a partire dalla Quarta commissione consiliare, per arrivare a una revisione del piano di contribuenza”.

“Abbiamo molti dubbi, conclude la consigliera Dem,  sul fatto che le case o i condomini situati in collina godano di un beneficio diretto per l’attività che il Consorzio svolge anche a diversi chilometri di distanza. Se il presupposto è che qualsiasi goccia di pioggia, a prescindere da dove cade, arriva al mare attraverso la rete idrografica, allora l’onere che ne deriva deve valere per tutti o per nessuno, mentre a oggi solo una parte dei cittadini è chiamata a pagare la contribuenza. È dunque necessario, conclude Celotti, “che la Regione affronti questo tema, e garantisca trattamenti organici e uguali criteri su tutto il territorio”.