Ammissibile la proposta di legge sul fine vita proposta dall’associazione Coscioni secondo la commissione di garanzia Fvg per i procedimenti referendari

La commissione di garanzia per i procedimenti referendari, presieduta da Dario Grohmann, ha stabilito all’unanimità l’ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, la quale, forte di circa 7mila firme effettive, ha elaborato un testo contenente “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. La commisione è composta in tutto da 7 membri eletti dal Consiglio regionale, tra magistrati a riposo, docenti universitari, avvocati ed ex consiglieri regionali (si tratta di Luca Boschetti e Mario Puiatti).

Il provvedimento – avevano spiegato la stessa associazione e i sostenitori della Pdln – si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, quanto a ruolo, procedure e tempi dei Servizi sanitari nazionale e regionale, di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019.

Lo ha reso noto il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento, come avevano spiegato l’associazione e i sostenitori della proposta di legge nazionale – si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, quanto a ruolo, procedure e tempi dei Servizi sanitari nazionale e regionale, di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019. Il via libera della commissione di garanzia consente, ora, al Consiglio regionale del Fvg di iniziare l’iter legislativo della proposta di legge nazionale. Da registrare il commento positivo del consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian, che è stato uno dei tanti amministratori pubblici autenticatore delle sottoscrizioni ed era presente al deposito delle firme, alla notizia della decisione della Commissione di garanzia per i procedimenti referendari di accogliere la Pdln sul suicidio medicalmente assistito elaborata dall’associazione Luca Coscioni. “Cittadine e cittadini chiedono a gran voce una chiara e forte azione istituzionale per riconoscere il diritto al fine vita con tempi e procedure certe, già sancito dalla Corte Costituzionale”, aggiunge Bullian, che è il primo firmatario della mozione sul fine vita “sottoscritta, per il momento, da rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari di Opposizione, la cui discussione in Aula è stata rinviata a fine novembre dopo un approfondimento che dovrebbe iniziare a breve sul tema in III Commissione consiliare, competente per materia”.

“Anche la deliberazione odierna della Commissione di garanzia – aggiunge l’esponente del Patto-Civica – è un passo nella giusta direzione per l’attuazione di un diritto che può interessare tutti e che vede la popolazione largamente favorevole in maniera trasversale. Oggi è anche l’occasione per ringraziare l’associazione Luca Coscioni per aver promosso questa proposta, le cellule regionali per aver organizzato la raccolta delle sottoscrizioni, i volontari e gli autenticatori che l’hanno supportata e i cittadini che hanno aderito con entusiasmo. E’ doveroso che la III Commissione e il Consiglio regionale si adoperino per colmare questa mancanza legislativa riallineando le istituzioni alla società, lasciando libertà di scelta e il rispetto delle volontà delle persone che si trovano nelle condizioni estreme di sofferenza previste dalla Corte costituzionale”.

“In Friuli Venezia Giulia – conclude Bullian – anche diversi Consigli comunali del territorio di Gorizia e della Bassa Friulana hanno deliberato a larga maggioranza a favore della mozione sul fine vita”.