Anche il Pentastellato Sergo entra nella polemica ferroviaria: “Fedriga prima di parlare di Tav studi il dossier”
“Non capiamo se il presidente Fedriga parli per sentito dire o perché ne è davvero convinto, ma quando accenna alla Tav dovrebbe chiarire di cosa sta parlando e, soprattutto, se sa di cosa sta parlando”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“Non si può banalizzare con un titolone di giornale un argomento che per l’Italia vale 7,5 miliardi di euro – prosegue Sergo -. E qui siamo ben oltre al regalo a Macron votato qualche settimana fa dal Senato. Perché se Fedriga accenna al fatto che l’attuale linea va modernizzata e quindi velocizzata ci troverà sempre d’accordo, e basterebbe leggere i documenti della commissione trasporti che hanno dato il via libera al contratto investimenti di RFI in cui c’è scritto chiaro e tondo che bisogna puntare a valorizzare l’attuale linea senza sprechi inutili di denaro pubblico, risparmiando quasi 6.000 milioni di euro. Lo si doveva fare da 5 anni, ma nemmeno questo è stato fatto dai ‘partiti del Si’. La nostra linea non ha alcun problema di capacità, se non nei punti dove da 6 anni chiediamo che si intervenga”.
“Dagli attacchi a Debora Serracchiani, invece, pare di capire che Fedriga voglia rispolverare il vecchio progetto Tav, quello di 7,5 miliardi – sottolinea il consigliere M5S -. Così fosse il presidente avrebbe più di qualcosa da spiegare ai cittadini, non solo del Friuli Venezia Giulia: ma di sicuro troverà la nostra resistenza anche sui territori interessati. Nel frattempo aspettiamo da sei anni di ascoltare in IV Commissione consiliare i vertici di RFI”.
“Se la necessità è collegare Venezia a Trieste in un’ora, ricorderemo sempre a tutti che prima dell’avvento della Serracchiani le Frecce ci mettevano 1 ora e 25 minuti, al termine della scorsa legislatura si è arrivati a 1 ora e 36 minuti – puntualizza Sergo -. Il “Governo del Fare Chiacchiere” che ha parlato di velocizzazione dal 2014 in 5 anni ha ottenuto solo il rallentamento, costruendo una nuova fermata (Polo Intermodale di Ronchi) e basta”.
“Sarebbe sufficiente intervenire per migliorare le performance dell’attuale linea, per guadagnare i minuti necessari per avvicinarsi ai 60 minuti di percorrenza – conclude l’esponente pentastellato -. Il tutto risparmiando almeno 5 miliardi di euro, soldi da destinare alle vere infrastrutture di cui necessitiamo. Ma se Salvini rispolvera il ponte sullo Stretto di Messina e Fedriga la Tav, capiamo che la Lega vuole prendere il posto del partito ‘Calce e Martello’, di cui gli italiani con il voto del 2018 speravano di essersi liberati”.