Ancora una denuncia dall’AssociazioneCostituzione 32: montagna friulana senza automedica – elisoccorso non arriva se meteo avverso
Nella notte di Capodanno vi è stata la necessità di far alzare in volo l’elisoccorso per un arresto cardiaco a Fusine, nei pressi di Tarvisio, ma causa visibilità il velivolo ha dovuto abortire la missione, che è stata portata a termine con gli equipaggi di terra.
Lo ha segnalato con un comunicato stampa la Centrale operativa Sores di Palmanova.
L’ eliambulanza era stata fatta decollare in quanto il soccorso per arresto cardiopolmonare richiede sempre un supporto medico, ma tutto l’Alto Friuli risulta sprovvisto di automediche, per cui si tenta di sostituirle con l’eliambulanza.
Però l’elisoccorso è condizionato dal meteo ed è intuibile che situazioni di scarsa visibilità come nebbia e nubi basse o vento forte non consentono il volo. Queste condizioni meteo avverse non sono rare nel nostro territorio, e soprattutto in montagna, per cui in tali casi, mancando le automediche e non potendo decollare l’eliambulanza, la comunità si trova priva del soccorso medico avanzato, che è un presidio indispensabile per la salvaguardia della vita umana.
La stessa normativa – DM 70/2015 – prevede l’attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti per la copertura di un territorio non superiore a 350 kmq, con un correttivo specifico per la copertura ottimale delle zone montane e pedemontane.
Comunque, oltre alla montagna anche il resto del territorio regionale presenta un numero irrisorio di automediche rispetto alle previsioni di legge. Attualmente sono operative in FVG 6 automediche di giorno e 4 di notte, in montagna neppure una. Montagna che – non dimentichiamo – in questi anni ha perso ospedali, pronto soccorso e tanti altri presidi per la salute.
Non sappiamo com’è finita con l’arresto cardiaco a Fusine , scrive a chiusura della nota Walter Zalukar dell’Associazione Costituzione 32, ma crediamo che questo episodio, l’ultimo di una lunga serie, dovrebbe far riflettere su come è attualmente tutelata la salute delle genti di montagna.