Annunciata la cinquina dei finalisti della seconda edizione del premio Trieste Next – Science Book of the year

“L’uomo venuto dal futuro. La vita visionaria di John Von Neumann”, di Ananyo Bhattacharya (Adelphi, 2024), una biografia su uno dei geni più incompresi della storia; “Prima del Big Bang. Come è iniziato l’universo e cosa è avvenuto prima”, di Gian Francesco Giudice (Rizzoli, 2023), un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle origini del nostro mondo; “Storie di errori memorabili” (Laterza, 2024) di Piero Martin, dedicato all’errore come strumento di crescita; “Misurare la storia. La nuova linea del tempo dell’evoluzione umana”, di Sahra Talamo (Raffaello Cortina editore, 2024), un’avventura al tempo dei primi Sapiens con un orologio futuristico: il radiocarbonio 3.0; “Gender tech. Come la tecnologia controlla il corpo delle donne”, di Laura Tripaldi (Laterza, 2024), un’analisi dedicata alle “tecnologie di genere” e ai loro paradossi.

Sono i cinque titoli finalisti della seconda edizione del Premio Trieste Next – Science Book of the Year. Promosso da ItalyPost e Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche dell’educazione e della famiglia, con la presidenza scientifica dell’Università di Trieste, all’interno del festival Trieste Next per dare risalto alle produzioni editoriali più recenti che raccontino e analizzino il mondo della scienza, sia sotto l’aspetto della ricerca e della divulgazione che delle questioni etiche e filosofiche a essa connesse, l’anno scorso, alla sua prima edizione, il premio è stato vinto da Francesca Grazioli, con il volume “Capitalismo Carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo” (Il Saggiatore, 2023).

La rosa di titoli finalisti è stata decretata oggi dalla Giuria Scientifica del Premio, che ha selezionato cinque tra i 12 volumi già preselezionati dalla Direzione del Premio tra le 84 proposte giunte da case editrici di tutt’Italia. Gli autori finalisti parteciperanno alla 13/a edizione di Trieste Next, intitolata “Gli orizzonti dell’intelligenza. La Conoscenza e le frontiere uomo-tecnologie” e in calendario dal 27 al 29 settembre a Trieste. Nella giornata di sabato 28 settembre, dalle 11 alle 18, il festival farà da vetrina alle presentazioni da parte degli autori, accompagnati da un giurato, dei titoli finalisti. A decidere il vincitore di questa seconda edizione, che verrà premiato domenica 29 settembre alle 11.30 sul palco di Trieste Next, sarà la Giuria dei Lettori, composta da oltre 250 appassionati di divulgazione scientifica provenienti da tutt’Italia: la call per farne parte si è chiusa ieri.

La Giuria Scientifica, presieduta da Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste che quest’anno celebra il proprio centenario, è invece composta da: Gabriele Beccaria (giornalista Tuttoscienze de La Stampa), Fabrizio Brancoli (vicedirettore Gruppo Nem Nord Est Multimedia), Giovanni Caprara (editorialista scientifico Corriere della Sera e presidente UGIS-Unioni Giornalisti Italiani Scientifici), Nicola Casagli (presidente Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale-OGS), Massimo Cerofolini (giornalista e conduttore Eta Beta su Radio Rai 1), Maurizio De Blasio (assessore alle Politiche dell’educazione e della famiglia Comune di Trieste), Roberta Fulci (redattrice e conduttrice di Radio3Scienza), Mauro Giacca (direttore Scuola di Medicina Cardiovascolare King’s College London e docente di Biologia molecolare Università di Trieste), Beatrice Mautino (divulgatrice scientifica, autrice e co-host di Ci vuole una scienza), Fabio Pagan (giornalista scientifico), Marco Panara (giornalista La Repubblica Affari&Finanza), Paola Pica (giornalista Corriere della Sera Innovazione), Caterina Petrillo (presidente Area Science Park), Davide Re (giornalista scientifico L’Avvenire), Andrea Romanino (direttore Sissa Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), Sandra Savaglio (docente di astrofisica Università della Calabria), Sandro Scandolo (senior research scientist e senior coordinator Research and Partnership Ictp) e Fabio Sottocornola (giornalista Corriere della Sera).

“Il Premio vuole essere un invito al pubblico di Next, ma non solo, ad osservare la realtà e i grandi cambiamenti in atto con sguardo critico – sottolinea Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università degli Studi di Trieste e presidente della Giuria – . La lettura di opere di divulgazione scientifica, oltre che divertente e stimolante, aiuta a orientarsi nell’oceano di informazioni spesso confuse o addirittura fuorvianti nel quale siamo immersi”.

“Sono lieto e onorato di essere parte di un’iniziativa in cui la nostra amministrazione crede fortemente, e che consente di proporre la scienza e la ricerca scientifica a un ampio pubblico di lettori – commenta Maurizio De Blasio, assessore alle politiche dell’educazione e della famiglia del Comune di Trieste -. La modalità del concorso, inoltre, permette di associare “conoscenza” e “partecipazione”, connubio fondamentale per la crescita e l’innovazione, e quindi per un effettivo progresso della nostra comunità cittadina, nazionale ed europea. Un doveroso ringraziamento va dunque a tutti gli autori, per il loro lavoro e per il loro contributo alla scienza, patrimonio dell’intera umanità”.

«Science Book of the Year nasce con l’obiettivo di promuovere la lettura e la divulgazione scientifica – rammenta Antonio Maconi di ItalyPost, che promuove il Premio -: sin dalla prima edizione di Trieste Next, la nostra volontà è stata di presentare al pubblico temi di attualità scientifica e strumenti per l’approfondimento critico. Per il secondo anno dunque la proposta del Festival si arricchisce con un Premio, e cinque titoli finalisti, che raccontano e analizzano il mondo della scienza, non solo dal punto di vista dei traguardi, ma anche delle sfide umane e delle questioni etiche e filosofiche connesse”.


La cinquina finalista in breve

“L’uomo venuto dal futuro. La vita visionaria di John Von Neumann”, di Ananyo Bhattacharya (Adelphi, 2024)
Per molti è stato l’essere più intelligente mai vissuto sulla terra – un alieno in grado di imitare alla perfezione gli umani, scherzavano i colleghi. Ma chi era davvero John von Neumann nessuno è riuscito a decifrarlo. Indifferente alle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, von Neumann guardava al futuro con la capacità quasi infallibile di individuare i settori in cui il suo contributo avrebbe determinato il nostro destino: l’intelligenza artificiale, gli automi cellulari, la teoria dei giochi, la bomba atomica. Era una genio, ma anche un bon vivant, un uomo pieno di debolezze, una figura controversa. Ma innanzitutto, come ricorda l’autrice, una mente capace di fornire gli strumenti per affrontare il futuro da cui sembrava provenire.

“Prima del Big Bang. Come è iniziato l’universo e cosa è avvenuto prima”, di Gian Francesco Giudice (Rizzoli, 2023)
Un fisico teorico tra i più importanti del Cern di Ginevra, l’autore, torna in treno da un convegno, gli occhi fissi su un denso articolo di cosmologia quantistica. All’improvviso, la voce di una bambina interrompe le sue riflessioni. «Cosa stai leggendo?» «È la storia dell’universo.» «Se racconta tutta la storia dell’universo, parla anche di me?» Da questa domanda, e dall’urgenza di spiegare la storia del cosmo e delle teorie che lo descrivono prende l’avvio questo libro. Un viaggio attraverso l’evoluzione dell’universo, che si spinge ai limiti attuali delle possibilità di conoscenza umana, snodandosi tra relatività generale e costante cosmologica, meccanica quantistica e geometrie non-euclidee, spazi a curvatura positiva e negativa, principio di indeterminazione di Heisenberg e multiverso.

“Storie di errori memorabili”, di Piero Martin (Laterza, 2024)
Il dubbio e l’errore sono fondamentali per il progresso della conoscenza scientifica. Sono un grande momento di libertà, da preservare gelosamente. L’errore nella scienza si presenta sotto molteplici forme: c’è l’errore che è motore di nuove conoscenze, ma c’è anche l’errore frutto dell’ideologia o della fretta. C’è l’errore riconosciuto e quindi fecondo, ma anche quello testardo. Ogni capitolo si apre con una ‘pillola sbagliata’, un racconto di errori in vari campi che hanno fatto la storia, dal Viagra alla torta al limone, dalla Bibbia degli adulteri ai cornflakes, dal forno a microonde al post-it. Questo libro vuole essere un elogio dell’errore e della sua forza generativa. Per celebrarlo, ma anche per assicurargli il futuro che merita e di cui abbiamo bisogno.

“Misurare la storia. La nuova linea del tempo dell’evoluzione umana”, di Sahra Talamo (Raffaello Cortina editore, 2024);
L’arrivo dell’Homo sapiens in Europa, i processi che ne hanno favorito il successo adattivo e le cause che hanno portato all’estinzione dei Nean-dertaliani sono avvenimenti fondamentali per la storia dell’evoluzione umana. Ma siamo lontani dalla ricostruzione di una cronologia chiara di questo periodo cruciale. La sfida dell’autrice e della sua squadra è quella di migliorare le potenzialità del radiocarbonio, aumentando le sue capacità di risoluzione temporale. Il suo utilizzo per lo studio dei siti archeologici europei potrebbe rivoluzionare gli scenari ipotizzati fino a oggi, permettendoci di rispondere alle tante domande che ancora restano aperte sulla storia di questo periodo fondamentale per l’evoluzione umana.

“Gender tech. Come la tecnologia controlla il corpo delle donne”, di Laura Tripaldi (Laterza, 2024)
La pillola contraccettiva, il test di gravidanza, l’ecografia sono ‘tecnologie di genere’ che hanno garantito emancipazione e liberazione dai vincoli della ‘natura’. Eppure, ogni volta, queste tecniche hanno aperto le porte a nuove, e subdole, forme di violenza e discriminazione. Lungi dall’essere strumenti neutri, questi dispositivi non possono liberarsi dalle tracce della cultura patriarcale che li ha prodotti: dietro alle loro promesse di emancipazione nascondono la capacità di esercitare un controllo sempre più capillare sulla vita privata delle donne. D’altra parte, sono allo stesso tempo dispositivi di sorveglianza e territori di lotta che, se riconquistati, aprono la possibilità di riscrivere le regole attraverso cui i corpi delle donne sono rappresentati e disciplinati. Una delle più originali intellettuali della nuova generazione, scienziata e femminista, ce ne racconta il lato oscuro e come possiamo riprenderne il controllo.

Il festival
Nella sua tredicesima edizione, intitolata “Gli Orizzonti dell’Intelligenza. La Conoscenza e le frontiere uomo-tecnologie”, Trieste Next vedrà la partecipazione di centinaia di scienziati e scienziate, esperti e divulgatori provenienti da tutto il mondo. Oltre alla seconda edizione del Premio Trieste Next – Science Book of the Year, sarà riproposta e ulteriormente arricchita la sezione internazionale del festival, con interventi in inglese. Tanti i talk previsti, ma anche laboratori, concerti, spettacoli e mostre, che si potranno seguire in presenza e in diretta streaming sui canali digitali dedicati. Come sempre ampio spazio sarà dedicato alle scuole di ogni grado, con un ricco programma di incontri, giochi, mostre ed esperimenti proposto dalla rete “Trieste Città della Conoscenza”.

Il Premio Trieste Next è un’iniziativa realizzata nell’ambito di Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica. Trieste Next è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Gruppo NEM Nord-Est Multimedia / Il Piccolo, Area Science Park, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. Copromotore è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il festival si avvale inoltre della collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano. E’ un progetto Trieste Città della Conoscenza curato da Goodnet Territori in Rete.