Arresto cardiaco letale: il 112 sbaglia l’indirizzo e l’ambulanza arriva 10 minuti dopo

L’episodio è raccontato in una nota stampa da Walter Zalukar dell’Associazione Costituzione 32 ed è successo a Trieste. Alle ore 7.32, si legge nella nota,  il NUE 112 di Palmanova riceve una chiamata per un arresto cardiaco, è la sorella a chiamare dicendo che il fratello è in arresto cardiorespiratorio, dà l’indirizzo, via Carlo Lona 1, aggiunge che sta massaggiando e di fare presto. Il NUE 112 passa la chiamata alla SORES – Sala operativa emergenza sanitaria – a cui la sorella deve ripetere tutto. La SORES attiva l’ambulanza in codice rosso alle 7.35, ma per via Carlo Hollan, non per via Carlo Lona.
Quando la Centrale del NUE 112 si accorge dell’errore l’ambulanza si sta dirigendo a sirene spiegate in via Hollan, alle 7.37 l’ambulanza fa dietro front e vola in via Lona dove giunge alle 7.42, sono passati 10 minuti dall’allarme.
I sanitari continuano le manovre di rianimazione in attesa dell’automedica, che arriva alle 7.53, 21 minuti dopo l’allarme. E qui c’è un’altra stranezza: pur trattandosi di un arresto cardiaco l’automedica è stata contattata alle 7.46, 14 minuti dopo l’allarme, poi ci ha messo 7 minuti per arrivare.
Nonostante la prolungata rianimazione cardiorespiratoria non c’è ripresa di attività vitale e viene constatata la morte del paziente. Aveva 63 anni. Pur non potendo ovviamente sapere se un soccorso più rapido avrebbe potuto cambiare l’esito, è verosimile che se il signore avesse avuto qualche chance di sopravvivenza il ritardo di soccorso l’ha tolta. Poiché nell’arresto cardiaco i minuti contano, eccome! Le probabilità di sopravvivenza decrescono del 10% per ogni minuto che passa.
Via Carlo Lona si trova a 4 km dal centro di Trieste e a 1.7 km dall’ospedale di Cattinara, quindi raggiungibile in pochissimi minuti da un mezzo di soccorso con sirena.
Tutto ciò è avvenuto il 29 ottobre scorso, ma se ne avuta notizia soltanto oggi e grazie ad un Consigliere regionale – Furio Honsell – che è riuscito a far luce sulla vicenda.
E’ stata quindi indirizzata un‘interrogazione all’assessore alla Salute Riccardi, chiedendo quali provvedimenti intenda adottare per correggere una situazione evidentemente fuori controllo che continua a mettere a rischio la vita e la sicurezza dei cittadini.
Sono ormai sette anni che ci viene ripetuto che non serve avere in Centrale operativa personale che conosce il territorio visto che ci sono tecnologie avanzatissime di geolocalizzazione che indirizzano infallibilmente i soccorsi.