Assemblea pubblica sul caso della Gkn di Campi Bisenzio: Tappa de #insorgiamotour in terra friulana
Martedì prossimo 22 febbraio alle 19:00 presso il Circolo Arci Misskappa in via Bertaldia 38 a Udine si terrà una assemblea pubblica sul caso della GKN l’azienda di Campi Bisenzio da mesi al centro di una dura vertenza. Scrivono gli organizzatori dell’incontro udinese: “Due sono le date da ricordare: la prima nel passato, la seconda nel futuro. La prima è il 9 luglio 2021. Il fondo di investimento Melrose sancisce la chiusura dello stabilimento GKN di Campi Bisenzio, per ragioni puramente speculative. In quel preciso momento il Collettivo di Fabbrica dei 500 lavoratori e lavoratrici riaccendono un conflitto che porta in primo piano l’eterna lotta tra padroni e lavoratori. L’attenzione dell’opinione pubblica si risveglia e si riattivano le connessioni del tessuto sociale e politico del territorio fiorentino che è sempre stato parte attiva e integrante della vita di fabbrica. La seconda è il 26 marzo 2022. In quel giorno ci sarà una grande e bella manifestazione a Firenze per dire quale futuro vogliamo. Sette mesi di braccio di ferro hanno portato ad un accordo che sancisce il ritiro dei licenziamenti e la continuità del processo produttivo della fabbrica. Con molto impegno e fatica è stata scritta una legge contro le delocalizzazioni che si fonda su mobilità sostenibile, transizione ecologica e salvaguardia del tessuto produttivo”. “Oggi il collettivo degli operai di Gkn, prosegue la nota di presentazione dell’iniziativa in terra friulana, sta portando avanti la propria lotta per la conservazione dei posti di lavoro e la collettivizzazione della produzione contro una delocalizzazione di matrice finanziaria che è segno iconico dei nostri tempi. Ora non si tratta più di difendere i 500 posti di lavoro dello stabilimento di Campi Bisenzio. La lotta ha tenuto in vita una fabbrica, ha disinnescato la bomba della delocalizzazione, ha strappato il miglior accordo possibile con la nuova proprietà a condizioni di mercato, cristallizzando i rapporti di forza esistenti. Ma rimane una lotta e una vertenza che si muove al pari di altre. L’esperienza compiuta porta a fare un passo ulteriore in prospettiva di un’autodeterminazione del proprio futuro: bisogna passare al contrattacco”. “Siamo tutti coscienti, proseguono gli organizzatori dell’incontro, che la battaglia non potrà essere vinta se non cambierà la visione politico-economica nel nostro Paese e se da rivendicazioni singole non si passerà a una rivendicazione generale che provi ad agire unitariamente a tutte quelle grida di sofferenza e malessere che attraversano il paese: altri collettivi di operai, esponenti della comunità Lgbtqi+, studenti, lavoratrici e lavoratori precari, sindacati, organizzazioni politiche, intellettuali e singoli simpatizzanti con le ragioni della lotta devono costruire una nuova cornice di senso al nostro agire. Il collettivo di fabbrica è in movimento in tutta Italia in #insorgiamotour per ascoltare e socializzare le difficoltà e far convergere le lotte. L’ ”Insorgiamo tour” è quasi un atto dovuto, così come lo è la manifestazione del prossimo 26 marzo a Firenze – dice Dario Salvetti, delegato Rsu ex Gkn – in tutti questi mesi di lotta la solidarietà del territorio e di tutta la nostra famiglia allargata è stata fondamentale, senza questa saldatura tra il Collettivo di Fabbrica e il mondo che ci ha sostenuto non sarebbe stato possibile raggiungere i risultati, seppur temporanei, a cui siamo arrivati, dimostrando che solo con una forte convergenza è possibile ribaltare i rapporti di forza. Noi non siamo ancora salvi, ma grazie a tutto questo siamo riusciti ad annullare la procedura di licenziamento. È il momento di mettersi a disposizione, di restituire quel sostegno che abbiamo ricevuto generosamente in questi mesi”.