Asufc il pagamento delle ore extra diventa un gratta e vinci. Si scommette sulle spalle dei lavoratori

Nota piccata del Segretario Generale UIL FPL FVG Stefano Bressan contro Asufc (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale). “All’incontro odierno sulle Risorse Aggiuntive Regionali, spiega Bressan, incontro ottenuto dopo mesi di sollecitazioni da parte delle UIL FPL, il quadro che ci si è presentato davanti è proprio quello che avevamo dipinto e che abbiamo cercato in ogni modo di scongiurare ovvero non avere i fondi per pagare le ore extra fatte da tutti i dipendenti di ASUFC nel corso dell’anno 2022. Invece la realtà a volte supera la fantasia, solo per coprire i progetti di complessità assistenziale di continuità dei servizi verranno spesi quasi 7.000.000 di euro su 7.400.000 di RAR disponibili in ASUFC (proiezione di spesa che potrebbe anche salire). Resta scoperto il pagamento di almeno € 1.500.000/2.000.000 di ore da pagare ai dipendenti, ore che sono state impropriamente promesse ai lavoratori che hanno dovuto sopperire a tutte quelle criticità oramai note. Promesse che vengono fatte ancora tutt’oggi! È inaccettabile, prosegue il sindacalista, che il pagamento di queste ore ai lavoratori sia demandato alla ipotesi di approvazione di richieste fatte alla regione per compensare questo enorme vuoto pagando con il bilancio. Cosa accadrebbe , si chiede Bressan, se la Regione non approvasse tale procedura…… Pare evidente che arrivati a questo punto si renda necessario sollecitare la Regione per autorizzare l’utilizzo di tali fondi straordinari, ma è sconvolgente nonostante le richieste di stato dell’arte dell’utilizzo delle RAR fatte nel corso dei mesi scorsi dalla UIL FPL che si arrivi a presentare una proposta di accordo, perché ricordiamo che le RAR sono oggetto di contrattazione con le OO.SS, dove i fondi sono già stati quasi totalmente impegnati non per il pagamento delle ore e nemmeno per i progetti qualitativi a zero inseriti nell’accordo regionale per cercare di arginare la fuga degli operatori verso il privato. L’Azienda avrebbe dovuto fare un’analisi delle necessità e pianificare la spesa rispetto ai fondi disponibili, chiosa il egretario Uil, e confrontarsi con le OO.SS. per un eventuale modifica degli accordi in essere sull’utilizzo delle RAR. Poco importa quali possano essere le giustificazioni addotte dalla Direzione Aziendale per tali mancanze e ritardi, il problema è che dietro a tutto c’è sempre l’inefficienza di una Organizzazione che non sempre è all’altezza.