Ateneo friulano: Focus sul presente e sul futuro della robotica sottomarina. Successo per la prima conferenza di “navigando”

Dall’esperienza di intervento immediato in caso di emergenza con un sistema internazionale che ha uno dei suoi centri di intervento nel Porto vecchio di Trieste, sino al futuro della robotica nei prossimi anni.
Questi i temi trattati dall’ing. Diego Lazzarin, engineered product manager del gruppo SAIPEM SONSUB, durante la conferenza inaugurale del ciclo di cinque incontri organizzati da MareFVG inseriti nel programma “Navigando”.
La prima conferenza tenutasi oggi all’Università degli Studi di Udine sui temi della robotica sottomarina ha posto l’attenzione su uno dei settori, quello dell’Oil&Gas, tanto affascinante quanto estremamente sfidante, ma capace di grandi innovazioni e di approcci mai ripetitivi.

«ll polo tecnologico di Marghera nasce nei primi anni ’90 dall’acquisizione di Sonat Subsea “Sonsub”, che vantava competenze esclusive nel campo della robotica sottomarina, e stava perfezionando una delle flotte di robot sottomarini tecnologicamente più evolute sul mercato. Risale alla fine dello stesso decennio l’acquisizione di Tecnomare Industriale, uno spin off della società Tecnomare SpA, partecipata di Saipem, Snamprogetti ed Eni, e attiva nello sviluppo di tecnologie marine.
L’attuale hub tecnologico di Marghera nasce dunque dal know-how di Saipem e dalle competenzedi Sonat Subsea Sonsub e Tecnomare Industriale, ed ha sviluppato alcuni progetti unici tra cui il programma INNOVATOR ROV e il sistema OIE – Offset Installation Equipment. Il primo produce su scala industriale i robot sottomarini comandati a distanza, il cui ultimo modello, l’Innovator 2.0, disegnato e prodotto da Saipem, è in grado di operare su cavi ombelicali di notevole lunghezza. Il sistema OIE è stato progettato, costruito e recentemente testato con successo da Saipem nell’Alto Adriatico: consente di installare il “capping stack” e le relative attrezzature ausiliarie rimanendo a una distanza di sicurezza dal punto di intervento. Grazie al suo raggio d’azione di 500 metri può essere impiegato in acque di profondità da 75 a 600 metri, e operato dalla superficie tramite l’utilizzo di comuni ROV (Remotely Operated Vehicles) Work Class».

La conferenza odierna è stata realizzata in collaborazione con Associazione Politecnica Italiana, Dipartimento Politecnico di ingegneria e Architettura dell’Università di Udine, Associazione degli ingegneri della Provincia di Udine.

Le prossime conferenze verteranno su machine learning, monitoraggio ambientale e propulsione a basso impatto ambientale, rivolti a professionisti e appassionati.
Navigando è il programma di attività ideato da mareFVG con l’obiettivo di avvicinare gli studenti e la cittadinanza alle tematiche delle tecnologie marittime. Le iniziative organizzate da mareFVG nell’ambito di NAVIGANDO, organizzate grazie alla collaborazione con esperti del settore, sono occasione di scoperta e stimolo per il pubblico. La attività didattiche rivolte alle scuole consentono agli studenti di scoprire le professioni legate al mondo del mare e sono occasione per esercitare lo sviluppo di abilità manuali.
MareFVG, cluster regionale delle tecnologie marittime del Friuli Venezia Giulia, opera dal 2015 con l’obbiettivo, tra gli altri, di: favorire lo sviluppo delle relazioni tra imprese e sistema della ricerca, territoriale e non solo; realizzare iniziative di orientamento e di divulgazione relative alle tecnologie marittime e alle professioni del mare, per diffondere la conoscenza delle opportunità culturali e professionali esistenti nel settore marittimo; sostenere le aggregazioni di attori regionali ed esterni per realizzare iniziative mirate di formazione e alta formazione su temi emergenti delle tecnologie marittime, con l’obiettivo di supportare la crescita culturale dei giovani pronti per il mondo del lavoro e la formazione del personale già occupato.

INFO http://www.marefvg.it/it/home.htm
VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=6WAGCoCBEgM