Ateneo friulano: Seminario internazionale la prossima settimana a Udine su Biodiversità e sementi per le comunità locali

Un seminario internazionale organizzato dall’Università in collaborazione con la ONG CeVI di Udine e finanziato all’interno di un progetto regionale, si svolgerà a Udine giovedì 14 marzo. Focus dei lavori sarà  “Biodiversità e sementi per le comunità locali: casi di studio tra Friuli e Minas Gerais”. L’evento si svolgerà nell’Aula 3 dell’Università degli Studi in Via delle Scienze, 206 ai Rizzi.
La biodiversità agricola, strategica per la sostenibilità alimentare dell’umanità, continua ad essere a rischio di erosione in diversi ambiti e contesti produttivi. In particolare nell’agricoltura industriale o di larga scala, poche varietà commerciali a stretta base genetica hanno sostituito un numero straordinariamente elevato di varietà-popolazioni, spesso eterogenee, della cui conservazione gli agricoltori si erano fatti carico per secoli.
A livello mondiale, attualmente solo 150 specie vegetali sono coltivate, 12 delle quali forniscono
approssimativamente il 75 % del nostro alimento e 4 di esse producono più della metà del cibo che viene ingerito dall’uomo. Questa involuzione ha incrementato la vulnerabilità dell’agricoltura e ha impoverito la razione alimentare umana. Il risultato è che alcune coltivazioni locali, che sono state importanti nella nutrizione dei Paesi poveri, sono ora sottoutilizzate o trascurate.
Il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (ITPGRFA vedi approfondimento in calce) ha gli obiettivi della conservazione e l’uso sostenibile di tutte le risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dal loro uso, in
armonia con la Convenzione sulla Diversità biologica, per un’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare ed è stato ratificato dall’Italia con la legge n. 101 del 2004. Il seminario intende dunque promuovere l’applicazione del trattato e realizzare un interscambio tra le buone pratiche adottate in Italia e in particolare presso la Banca del Germoplasma Autoctono Vegetale dell’Università di Udine e quelle adottate in Brasile nel Nord del Minas Gerais dal Centro di Agricoltura Alternativa “Vicente Nica” di Turmalina nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale “Sementi del sapere” finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Questo il programma dei lavori
Ore 9.15 Apertura lavori
• Paolo Ceccon Direttore del DI4A dell’Università di
Udine
• Sara Tesi – Servizio Relazioni Internazionali Regione
Friuli Venezia Giulia
• Marco Iob – CeVI Centro di Volontariato
Internazionale
• Introduce e coordina Fabiano Miceli
del DI4A dell’Università di Udine
• Mario Marino, FAO, Segretariato del Trattato
Internazionale sulle risorse genetiche vegetali per
l’alimentazione e l’agricoltura – Impatto delle politiche
multilaterali per la conservazione e l’uso sostenibile
delle risorse genetiche.
• Riccardo Bocci, Direttore tecnico di Rete
Semi Rurali – Dalla conservazione alla gestione
collettiva della diversità agricola: le nuove sfide
dell’agricoltura.
• Clebson Souza de Almeida, tecnico agronomo
del CAV – Centro di Agricoltura Sostenibile di Turmalina
(Minas Gerais – Brasile) Di mano in mano, la storia si
coltiva nel terreno: conservazione e recupero delle
sementi autoctone nella valle dello Jequitinhonha,
Brasile.
• Costantino Cattivello, ERSA- Attività di
recupero e valorizzazione della biodiversità vegetale
erbacea da parte dell’ERSA in Friuli Venezia Giulia
• Pietro Zandigiacomo, coordinatore della
BaGAV, Banca del Germoplasma Autoctono Vegetale
– Attività e ruolo della Banca del Germoplasma
Autoctono Vegetale del Friuli Venezia Giulia
• Giulia Cesarin, coordinatrice della filiera
intercomunale “Pan e farine dal Friûl di Mieç” –
Seminiamo diversità, creiamo resilienza.
Ore 12.30 conclusione
• visita alla BaGAV

 

Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura (ITPGRFA)

Il trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura (ITPGRFA), adottato nel 2001, vuole essere una risposta globale per promuovere la conservazione delle risorse genetiche vegetali e tutelare i diritti di accesso degli agricoltori e garantire una equa ed equa condivisione dei benefici derivanti dalle loro uso. L’uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali è fondamentale per raggiungere la sicurezza alimentare e nutrizionale e per la progressiva realizzazione del diritto al cibo.

Lo sviluppo di politiche nazionali specifiche, strumenti giuridici e meccanismi di supporto per prevenire l’erosione e garantire la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura sono elementi chiave per migliorare la governance della sicurezza alimentare a livello nazionale.
L’articolo 9 del trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura fa riferimento ai diritti degli agricoltori e si riferisce bene a un approccio basato sui diritti umani in quanto copre la partecipazione, l’empowerment, la trasparenza e lo stato di diritto, che sono alcuni dei diritti umani principi relativi al processo che dovrebbe essere seguito nell’affrontare il diritto ad un’alimentazione adeguata.
In questo contesto, il progetto collabora con il Segretariato del ITPGRFA e altre divisioni FAO al fine di fornire un supporto tecnico per affrontare le questioni relative alla conservazione e l’utilizzo delle risorse genetiche vegetali da una prospettiva ampia, tra cui sicurezza alimentare e nutrizionale nel contesto di il diritto al cibo.

Il progetto sta anche lavorando con la Segreteria in uno studio che esplora i legami tra il concetto dei diritti degli agricoltori e il diritto all’alimentazione, analizzando articoli pertinenti del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura e il diritto alle linee guida alimentari.