Bestiari, Erbari, Lapidari: un documentario “enciclopedia”, un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte
Presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, arriva a Udine e Pordenone BESTIARI, ERBARI, LAPIDARI, documentario “enciclopedia”, diviso in tre atti, ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. A presentarlo al pubblico i registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, che saranno ospiti al Visionario martedì 5 novembre alle ore 19.00 e a Cinemazero mercoledì 6 novembre alle 19.00.
Il film è un omaggio a quegli “sconosciuti” e per certi versi davvero alieni mondi, fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontati, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena.
Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari invece, un documentario poetico d’osservazione dall’interno dell’Orto Botanico di Padova; Lapidari, infine, un film industriale ed emotivo sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Un coro unico di protagonisti, attraverso multiformi voci e suoni, racconta di noi e preserva il nostro sapere.
La proiezione segna l’avvio della nuova campagna per la raccolta di filmini amatoriali e di famiglia sul tema “Tracce del tempo: il paesaggio in Friuli Venezia Giulia nelle memorie filmiche dei suoi protagonisti”, a cui si dedicherà il Sistema delle Mediateche del Friuli Venezia Giulia a partire da ora e per tutto il 2025.
L’iniziativa fa parte del progetto Memorie animate di una regione e vede come capofila Cinemazero, in collaborazione con le Mediateche “Ugo Casiraghi” di Gorizia, “Mario Quargnolo” di Udine e La Cappella Underground di Trieste, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. Giunto alla quinta annualità, il progetto ha reso possibile l’avvio di un grande archivio multimediale, capace di creare una memoria collettiva attraverso la piattaforma: www.memorieanimatefvg.it.