Bidoli: «No della maggioranza ai contributi al Cai e ai gestori di rifugi. Scelte incomprensibili»
«Siamo sempre pronti a lamentarci quando un sentiero montano non è percorribile o mal segnalato, ma quanti conoscono le difficoltà oggettive per mantenere praticabile la rete sentieristica? Determinante in questo senso è il Club Alpino Italiano che si avvale dell’apporto diretto dei suoi soci per la cura dei sentieri. Proprio per sostenerne l’importante lavoro avevamo avanzato la proposta di un contributo al Cai – gruppo regionale del Friuli-Venezia Giulia finalizzato agli interventi straordinari di manutenzione e ripristino dei sentieri alpini regionali, che le forze della maggioranza hanno bocciato». Una «scelta incomprensibile» per il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli – firmatario con il collega Massimo Moretuzzo di un apposito emendamento all’assestamento di bilancio –, considerata anche la crescita del trekking, una pratica dagli indubbi benefici, oggi riconosciuta anche come opportunità importante per la valorizzazione del territorio e delle attività economiche connesse in un’ottica di sostenibilità, per l’incentivazione di una forma di turismo lento e rispettoso dell’ambiente, a maggior ragione in un momento come quello attuale in cui sempre più persone, anche come conseguenza della pandemia da Covid-19, scelgono le attività escursionistiche. In questo senso, «per favorire la fruizione dei sentieri montani con biciclette ed e-bike ed aumentare la qualità dei servizi turistici offerti, avevamo proposto di concedere contributi specifici ai gestori di rifugi per l’acquisto e installazione di colonnine di ricarica per e-bike o dotate della strumentazione fondamentale per effettuare manutenzione e riparazioni di emergenza sulle biciclette – continua Bidoli –. Anche questa idea non è stata accolta in modo positivo. Evidentemente un “altro” sviluppo della montagna non è possibile per la maggioranza regionale».