Bilancio regionale 2024: i sei miliardi di euro sono denaro pubblico, deve ritornare ai cittadini, basta opere utili solo a chi fa utili

Serena Pellegrino (Alleenza Verdi e Sinistra) interviene nella discussione su Manovra di bilancio 2024-2026, Stabilità 2024 e Bilancio di previsione per gli anni 2024-2026: “La legge di bilancio che ci stiamo accingendo a discutere prevede l’allocazione di quasi sei miliardi di euro. Per una regione piccola come la nostra è un importo decisamente importante e fa capire quanto sia stato importante il giro economico che si è sviluppato in questi anni, dettato soprattutto dall’aumento dei prezzi e che ha portato a un forte gettito nelle casse della nostra regione. Denaro dei cittadini che, in forza della nostra Costituzione, deve essere restituito ai cittadini sotto forma di servizi, che sono strumento per garantire una serie imponente di diritti delle persone e di interessi collettivi. Invece, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che di questi sei miliardi una buona parte saranno destinati a generare ricchezza a chi, in modo abile riuscirà a “convenzionarsi” per ottenere i fondi necessari per realizzare e gestire la propria attività dando un servizio che non deve sottostare alle fitte maglie del pubblico. Lo dichiara oggi la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, vicepresidente della IV Commissione, riassumendo il proprio intervento svolto nella seduta d’apertura della serie di sedute del Consiglio che porterà alla definizione degli strumenti della futura programmazione finanziaria e quindi dell’attività e del ruolo che l’Amministrazione sosterrà nei confronti della comunità del Friuli Venezia Giulia.

“Nelle norme che ci accingiamo a discutere – precisa Pellegrino – anche le previsioni dirette a mitigare i danni creati dagli effetti climatici, insieme a quelli generati dalle attività umane degli ultimi 150 anni, vanno nella direzione di soddisfare il committente piuttosto che il fruitore, o utente che sia. Le necessità che si manifestano nei territori risultano essere nei disegni di legge presentati dalla Giunta prevalentemente un’occasione per realizzare opere che servono e serviranno a chi le realizzerà e ne ricaverà propri utili piuttosto che ai cittadini. Ebbene con il nostro lavoro emendamentale cercheremo di far invertire la rotta, proponendo norme che spostano completamente il focus: abbiamo pensato che i servizi e le infrastrutture, materiali e immateriali, debbano essere realizzate se necessarie ai cittadini e non a chi le va ad eseguire.”

Conclude la consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra: “Le nostre proposte vanno nella direzione della giustizia sociale e ambientale e ambiscono a definire un progetto che, articolato con coerenza in tutti i settori – dalla sanità alla scuola, dall’economia e strategia di sviluppo al lavoro, dall’emergenza climatica alla cultura, dalla questione energetica alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, dai trasporti alle varie problematiche dell’agricoltura – sia finalizzato alle reali necessità della popolazione, in un disegno coerente con la riconversione ecologica dell’economia e della società.”