Brutto episodio ieri all’ospedale di Udine, un esagitato ha tentato di aggredire il personale sanitario del Pronto soccorso gridando frasi in arabo: arrestato

Notte movimentata quella di ieri all’ospedale di Udine dove un 35enne originario del Pakistan in stato di agitazione ha minacciato i presenti con un’asta flebo. Alla fine  è stato immobilizzato dai carabinieri chiamti dal personale sanitario.

Questa la nota dei Carbinieri sull’inquitante episodio: la notte scorsa, i Carabinieri della Compagnia di Udine hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 35enne straniero per l’ipotesi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo, mentre si trovava ricoverato presso il locale Pronto Soccorso, ha dato improvvisamente in escandescenza e, brandendo un’asta porta flebo, ha minacciato il personale infermieristico. I Carabinieri, già presenti presso la struttura sanitaria per altri accertamenti, sono prontamente intervenuti riuscendo ad immobilizzare il 35enne nonostante quest’ultimo continuasse a dimenarsi e a opporre viva resistenza. Dai successivi accertamenti svolti in caserma, l’uomo è risultato destinatario di un provvedimento di rintraccio per espulsione dal territorio nazionale, è stato successivamente associato presso la Casa Circondariale di Udine ed è stata richiesta, in data odierna al Gip, idonea misura cautelare.
Si rappresenta che le misure venivano adottate d’iniziativa da parte del citato Reparto procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Sull’episodio è intervenuto  Salvatore Spitaleri (Pd), componente della commissione Paritetica Stato-Regione:  “La sicurezza dei professionisti sanitari negli ospedali e nelle strutture sanitarie è un fenomeno divenuto quotidiano e drammatico. La risposta deve prevedere un intervento più forte e più coordinato tra direzione delle Aziende e Autorità di pubblica sicurezza, e potrebbe sostanziarsi in un protocollo Stato-Regione inteso a monitorare e contrastare quello che è ormai un rischio lavorativo”. Così Spitaleri (Pd) commentando quanto avvenuto ieri notte nel Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove un uomo ha cercato di colpire il personale sanitario urlando in frasi in arabo.
“No alla militarizzazione dei pronto soccorso ma – aggiunge Spitaleri – sì a riattivare i presidi e a implementare il personale, per far fronte anche alle situazioni purtroppo non straordinarie di persone con disagio che accedono. Ovviamente a prescindere – puntualizza l’esponente dem – dalla lingua in cui danno in escandescenze”.