Callari, ad oggi nessuna gara Cuc per ristorazione scolastica. Moretuzzo: «Reazione di Callari fuori luogo»
«Appare decisamente fuori luogo la reazione scomposta dell’Assessore Callari al nostro comunicato di ieri (15 luglio, ndr) sul tema degli appalti pubblici centralizzati in seguito agli sviluppi dell’inchiesta in corso sulle mense scolastiche in dieci comuni (per lo più friulani) – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –. Capiamo che l’Assessore veda il tema degli appalti pubblici come un nervo scoperto, viste le magre figure raccolte finora, ma farebbe bene a prestare maggiore attenzione prima di minacciare i consiglieri di opposizione di azioni legali. Il nostro riferimento al sistema centralizzato non era relativo alla CUC – Centrale Unica di Committenza, come sostiene Callari, e che difatti non è stata nemmeno citata nel nostro comunicato e non avrebbe potuto esserlo, visto che l’oggetto del contendere è un appalto gestito direttamente dal Comune di Udine e da altri 9 Comuni, bensì al sistema delle regole che governano in modo centralizzato le dinamiche degli appalti, per cui a Udine valgono le stesse regole che a Bergamo o a Catania, privilegiando imprese di grandi dimensioni e penalizzando invece le aziende locali. L’accusa che abbiamo da tempo mosso all’amministrazione regionale è quella di non aver fatto nulla per opporsi a questo sistema, soprattutto utilizzando la specialità regionale, che permetterebbe di tutelare il nostro tessuto imprenditoriale e le nostre amministrazioni locali. L’Assessore Callari farebbe quindi meglio a concentrarsi su questi aspetti piuttosto che dedicarsi a minacce fuori luogo», conclude Moretuzzo.
Ma cosa aveva detto Callari per suscitare la razione piccata di Patto per L’Autonomia? “Sono oltremodo gravi e fuorvianti, ancorchè reiterate, le dichiarazioni in merito agli appalti delle mense scolastiche da parte del capogruppo del Patto per l’Autonomia. Così l’assessore regionale al Demanio e servizi informativi, Sebastiano Callari. La Centrale unica di committenza regionale (Cuc) non ha mai fatto, ad oggi, gare centralizzate in materia di ristorazione scolastica. È quanto mai doveroso quindi difendere l’operato della Cuc e della struttura regionale da attacchi infondati e diffamatori; pertanto valuteremo nei prossimi giorni con l’Avvocatura le necessarie azioni legali a tutela dell’istituzione regionale”. Callari, ha poi precisato “gli appalti per le mense scolastiche finiti all’attenzione dell’autorità giudiziaria nell’ambito dell’indagine per frode in pubbliche forniture sono frutto di gare indette singolarmente da dieci Comuni”. “In passato la Cuc regionale aveva avviato uno studio di fattibilità per una gara aggregata di ristorazione scolastica nell’annualità 2017, da cui erano emerse differenziazioni troppo ampie per poter procedere ad aggregazione”.