Carenza di medici di famiglia nelle valli del Natisone, Liguori (Cittadini): cercare soluzioni per rendere la zona maggiormente attrattiva
«L’anno scorso nessun medico ha scelto i comuni di Drenchia, Grimacco, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna e Stregna: è necessaria una svolta».
«La situazione nella zona delle Valli del Natisone resta preoccupante: oltre a non poter affidarsi su tutti i servizi e i reparti dell’Ospedale di Cividale, i cittadini non hanno nemmeno la possibilità di contare su un numero sufficiente di medici di famiglia all’interno del proprio ambito territoriale». Dopo la seduta della Commissione III di martedì, in cui si è trattato il tema della carenza dei medici di medicina generale, Simona Liguori, consigliere regionale dei Cittadini, riflette sui dati.
«Per quanto riguarda gli incarichi di assistenza primaria in Fvg sono 79 le zone carenti pubblicate nel marzo del 2020 e sono 20 quelle rimaste vacanti causa rinuncia o non scelta: nello specifico, per quanto riguarda i comuni di Drenchia, Grimacco, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna e Stregna, nessuno ha chiesto l’incarico – spiega Liguori -. E oggi, secondo quanto indicato nel decreto del Direttore del Servizio assistenza distrettuale e ospedaliera pubblicato il 22 marzo 2021, sono due i medici mancanti nell’ambito sopra citato: ci auguriamo che le procedure, quest’anno, permettano una svolta».
Ma il tema centrale è quello delle aree considerate disagiate, che, evidentemente, hanno poca attrattività per i professionisti delle cure primarie. «Sappiamo che tempistiche per l’assegnazione degli incarichi sono regolate dall’accordo nazionale, ma la Regione si impegni nell’affrontare la questione in modo da agevolare l’arrivo di medici di famiglia nelle aree più difficili e, quindi, più bisognose, agevolando il percorso verso questa scelta da subito» conclude Liguori.