Carenza di medici e infermieri: assumere sanitari extraeuropei senza riconoscimento del titolo in Italia è un palliativo

Il “Piano regionale della prevenzione 2021-2025” votato oggi in terza Commissione consiliare ha raccolto il parere negativo della consigliera regionale Simona Liguori dei Cittadini. «Nell’ambito della discussione – ha spiegato la rappresentante dei civici – abbiamo chiesto all’assessore Riccardi con quali risorse di personale intenda realizzare un Piano di oltre 500 pagine di buone intenzioni vista l’ormai cronica carenza di medici e infermieri. Come spesso capita abbiamo ottenuto risposte generiche che ci hanno indotto a non avallare con il nostro voto il documento. È stato un “no” all’ennesima “non risposta”». «Un Piano che si fonda anche su Dipartimenti di prevenzione, Distretti sanitari, Dipartimenti di salute mentale e delle dipendenze – ha aggiunto Liguori – non può non tenere conto delle difficoltà che il personale che lavora in tali strutture sta attraversando in termini di carichi di lavoro. Il palliativo della delibera di Giunta che permette l’assunzione in deroga con impiego temporaneo di professionisti con titolo non riconosciuto da Ministero della Salute è, per dirla con le parole delle organizzazioni sindacali dei dirigenti medici, “un progetto che svende l’assistenza e la salute al miglior offerente sul mercato. Sono anni che chiediamo, quasi supplichiamo, il vicegovernatore Riccardi per un piano straordinario”. All’Assessore – ha concluso Liguori – abbiamo presentato una mozione con alcune possibili soluzioni al problema. Soluzioni che fanno tesoro di quanto ascoltato direttamente dai professionisti del settore in un confronto aperto e costruttivo tenutosi a metà gennaio scorso nella sede della Regione a Udine».