“Carramba che sorpresa”: La maggioranza boccia le proposte delle opposizioni sui temi della salute. Fedriga e Riccardi se la ridono

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“Nonostante la disponibilità delle opposizioni al dialogo, la maggioranza ha ritenuto di bocciare la quasi totalità delle proposte dei consiglieri regionali di minoranza sui temi della salute e della sanità pubblica, frutto di un percorso di confronto e di condivisione con il Coordinamento Salute Fvg”.  Non sappiamo voi lettori, ma noi ne eravamo certi, come siamo certi che oggi, a pochi giorni dal 2024, il servizio sanitario regionale rischia davvero di afflosciarsi come un soufle. Il problema è che questa in realtà è la scoperta dell’acqua calda, dato che sono anni che è chiara la linea della giunta Fedriga sul tema sanità ed è altrettanto chiaro che la destra  ha utilizzato l’assessore Riccardi come un ariete, non solo per compiere il misfatto di portare sull’orlo del baratro il servizio pubblico per poi chiamare in soccorso la sanità privata, ma addirittura per tentare di fargli fare la figura dei salvatori della patria. Del resto con i suoi modi “delicati”, lo stesso architetto, ha progressivamente e periodicamente sfanculato le opposizioni che, tranne qualche rara occasione e meritoria reazione personale,  l’hanno sostanzialmente  lasciato fare. Così dire oggi che “c’è profonda amarezza per l’atteggiamento ingiustificato di chiusura, per l’aver posticipato ancora una volta il necessario cambio di passo rispetto alle scelte fatte negli ultimi anni, per non aver anticipato in alcun modo le scelte che la Giunta riterrà di fare” sembra quasi la ammissione del proprio fallimento. Fosse così almeno ci sarebbe da sorridere e sperare una dovuta autocritica  dopo una bella seduta di autocoscienza ed invece è chiaro che manco si rendono conto della reale drammaticità e del fatto che se non ci sarà un cambio di passo a votare alle prossime elezioni regionali, e probabilmente anche alle europee, ci andranno solo i fedeli di Fedriga, Riccardi e Meloni. Del resto  il politicamente corretto sbandierato dalle opposizioni  come cifra della propria “educazione”  unito alla “correttezza” istituzionale sono stai ampiamente utilizzati dalla destra di gestire il potere a piacimento, tanto dalle opposizioni sarebbero arrivati solo sussurri e rare grida in nome della unilaterale correttezza istituzionale . “Continuando su questa strada, il servizio sanitario regionale rischia di implodere e il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini del Friuli-Venezia Giulia di venire definitivamente meno” chiosano ora all’unisono i consiglieri regionali di opposizione da Patto per l’Autonomia-Civica FVG, Partito Democratico e Gruppo Misto – Movimento 5 Stelle, Open Sinistra FVG, Sinistra Italiana –, firmatari di cinque ordini del giorno che erano stati depositati in occasione della discussione della manovra di bilancio.  “Gli ordini del giorno condivisi e le proposte di emendamento (tutte bocciate) formulate dai tre gruppi di opposizione formulavano proposte concrete: aumentare la spesa dedicata alla prevenzione, oggi insufficiente rispetto agli standard italiani; garantire l’operatività e la qualità dei Centri di salute mentale; riconoscere la specificità delle patologie dementigene e dell’Alzheimer nella rete di offerta di servizi e delle prestazioni del Servizio sanitario regionale; introdurre modelli innovativi per l’assistenza distrettuale e per i servizi consultoriali, anche in nome dell’autonomia regionale; un impegno speciale per la pianificazione sociale con il rilancio dei Piani di zona. La maggior parte di queste proposte (l’unica approvata è stata quella sui consultori) non sono state accolte. È evidente che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, ma ci chiediamo, affermano,  come intenda la Giunta Fedriga affrontare le gravi e molteplici criticità che vive il sistema della salute regionale, prima che sia troppo tardi. Insistiamo, concludono, sulla necessità di investire le risorse nella sanità pubblica, crediamo indispensabile un confronto aperto e trasparente con chi opera nelle strutture socio-sanitarie del territorio e il forte coinvolgimento della Commissione consiliare competente.” Noi siamo certi che l’appello verrà accolto….

Sanità: il Pd non vuole fare sconti su responsabilità dell’assessore Riccardi. Bene, speriamo passino dalle parole ai fatti