Carta, verso lo sciopero i lavoratori Errebi di Majano dopo il licenziamento di un lavoratore iscritto Cgil
Un’azienda che cresce, leader nazionale nella produzione cartotecnica in rotolo, con un fatturato in crescita e che nel 2022 aveva superato i 36 milioni. Si tratta della Errebi (Rotolificio Bergamasco) di Majano, a tutt’oggi priva però, nonostante i buoni risultati, di un contratto di secondo livello, che preveda l’introduzione di incentivi economici e della mensa aziendale per i suoi 40 dipendenti. Dopo l’ennesimo rifiuto a trattare, e dopo il licenziamento di un lavoratore, iscritto al sindacato e componente degli organi dirigenti della Slc-Cgil di Udine, il 74% dei lavoratori che hanno partecipato alle assemblea ha votato a favore di uno sciopero. L’assemblea convocata a valle dell’incontro avuto con l’azienda il 2 febbraio nell’ambito delle
procedure di raffreddamento, in cui l’azienda ha respinto le richieste della RSU, per un accordo di secondo livello che vedesse l’introduzione di un sistema premiante e della mensa aziendale, la corretta classificazione per tutto il personale applicato, ed altri temi tra cui comportamenti discriminatori. Lo stato di agitazione era partito ancora Prima dello scorso Natale, dopo il licenziamento di un lavoratore, iscritto al sindacato e componente degli organi dirigenti della SLC-CGIL di Udine. Lo sciopero, come acennato in apertura, è stato votato da quasi il 74% dei lavoratori partecipanti alle assemblee svolte in tutti i turni di lavoro. Ora la RSU aziendale di concerto con la Segreteria territoriale SLC-CGIL valuterà le azioni di astensione dal lavoro a supporto delle rivendicazioni sostenute dai lavoratori. Per spingere ad un accordo che porti un riconoscimento all’apporto dei lavoratori ai buoni risultati aziendali, che neanche durante l’emergenza pandemica hanno mai fermato gli impianti, ed in cui ad oggi non si è mai fatta alcuna contrattazione di secondo livello. Un’azienda leader nazionale nei prodotti
cartotecnici in rotolo, il cui fatturato aziendale è passato dai 26,76 milioni di euro del 2021 ai 36,22 milioni di euro del 2022.