Casa. Moretti-Santoro (Pd): da Lega, norme ideologiche contro stranieri
“In tema di diritti degli stranieri, la Giunta Fedriga si ostina a portare avanti norme ideologiche, arbitrarie e imparziali. Inciampata più volte e soccombente di fronte ai tribunali, insiste infatti nel voler complicare l’accesso alla casa ai cittadini stranieri, finendo per colpire anche quelli italiani che vengono da altre regioni, riproponendo norme che evitano di applicare in maniera chiara quanto più tribunali hanno stabilito”. Lo affermano in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, e la collega Mariagrazia Santoro, esprimendosi a margine del parere sulla delibera di Giunta riguardante le modifiche al regolamento di gestione degli alloggi destinati all’edilizia sovvenzionata, gestiti dalle Ater, a seguito di un’ordinanza del tribunale di Trieste. “Con essa, tra l’altro, è stato ordinato alla Regione – prosegue l’intervento dem – di modificare quanto ora previsto nei bandi Ater: ossia, la richiesta ai cittadini extra Unione europea di attestare l’impossidenza di alloggi in Italia e all’estero con modalità diverse da quelle previste per i cittadini italiani e dell’Ue”. Secondo Santoro, “la Giunta mette una pessima pezza in risposta al pronunciamento del tribunale, creando una norma assurda, aleatoria e priva di chiarezza che affida ai funzionari la decisione su come comportarsi nei confronti degli stranieri che chiedono una casa. È assurdo come venga stabilito che la casa viene data secondo correttezza e diligenza, senza nemmeno stabilire i criteri seguiti. In sostanza, è come dire: ‘Vediamo caso per caso e decidiamo poi sul da farsi’. Quindi, un inaccettabile arbitrio totale”. A sottolineare “l’aleatorietà di una norma ideologica” è anche Moretti che evidenzia, tuttavia, anche un’altra questione: “Parallelamente resta aperta una problematica riguardante i paletti imposti dalla Lega: il periodo di tempo minimo di 5 anni di residenza per l’accesso ai bandi. Una cosa che sta colpendo anche i cittadini italiani che provengono da altre regioni”.