Caso Bini: opposizione, da Fedriga silenzi, da Roberti risposta arrogante
«Mentre la situazione dell’assessore Bini al netto dell’incompatibilità o meno, (ex lege, da accertarsi nelle opportune sedi) appare più evidente con l’emergere di nuovi elementi, il tentativo di difesa da parte del suo collega di Giunta, Roberti risulta arrogante, arrivando ad accusare l’opposizione di prendersela con gli uffici regionali». Lo affermano i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale, Diego Moretti (Pd), Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) e Rosaria Capozzi (Gruppo Misto-M5S, AVS, Open FVG), replicando alle affermazioni dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, sul caso di conflitto di interessi del collega di Giunta, Sergio Emidio Bini.
«Mentre da Fedriga continua un imbarazzante silenzio, Roberti ricorre alla lesa maestà, arrivando a definire inutili le interrogazioni, prerogativa costituzionale dei consiglieri regionali e risposta a istanze dei cittadini. Si tratta di un atteggiamento inaccettabile e ingiustificabile. Se ne faccia una ragione, esiste un’opposizione che farà il suo lavoro e non si farà silenziare da nessuno, e a poco serviranno le iniziative volte a limitarla. A Roberti, che va ricordato, è assessore esterno (non eletto, anzi bocciato dagli elettori) consigliamo di non fare la vittima e di lasciare da parte l’arroganza che spesso lo caratterizza, per entrare piuttosto nel merito politico e di opportunità del “caso Bini” che, con gli elementi illustrati nel corso della conferenza stampa di giovedì, si aggrava sempre di più».
Infine, concludono i consiglieri, «l’opposizione non ha dileggiato nessuno. Abbiamo invece evidenziato, e continueremo a farlo anche con iniziative di proposta normativa, le evidenti anomalie di un assessore, Bini, che è in una posizione che appare di fatto palesemente incompatibile. Rivolgiamo un appello al presidente Fedriga che l’ha nominato, che intervenga e rimuova gli elementi di inopportunità».