Cittadinanza italiana alla famiglia Bolzonaro? Una richiesta sarebbe stata consegnata all’ambasciata italiana a Brasilia
Una richiesta finalizzata all’ottenimento della cittadinanza italiana sarebbe stata consegnata dai figli dell’ex presidente Bolzonaro. Facile sospettare si tratti di una sorta di paracadute nel caso in cui le cose si mettano male e che responsabilità penalmente rilevanti debbano essere contestate dalla giustizia brasiliana dopo i recenti fatti para-golpisti. Ovviamente una eventuale concessione ai figli avrebbe effetti ovvi anche sullo stato dello stesso Bolzonaro che in realtà è già cittadino onorario di Anguillara Veneta, il paese del nonno: il 1 novembre 2021 si era recato personalmente nella cittadina delle proprie radici per ritirare l’onorificenza. La questione è ovviamente politicamente e diplomaticamente delicata e nasce dal fatto che la cittadinanza italiana si trasmette, in generale, per sangue (jure sanguinis) e cioè genitore italiano genera figli italiani, indipendentemente da dove essi nascano. E riguarda anche i discendenti da cittadini italiani in possesso di specifici requisiti. Tra i requisiti: l’avo non deve essersi naturalizzato prima della nascita del figlio, se il figlio è nato dopo il 14 giugno 1912. Diversamente la naturalizzazione del genitore coinvolgeva anche il figlio minore; l’avo deve essere morto dopo il 17 marzo 1861 (data di proclamazione del Regno di Italia) se nato nel regno; se nato nei territori successivamente annessi al Regno d’ Italia, deve essere emigrato dopo l’annessione del singolo territorio al Regno. Quindi verificati i requisiti le autorità italiane valutano la richiesta. Sulla questione cittadinanza alla famiglia Bolzonaro c’è già un certo allarme tanto che Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America è intervenuto: “Abbiamo depositato una interpellanza urgente al Ministro degli Esteri per chiedere al governo chiarimenti in merito alle domande di cittadinanza italiana presentate presso la nostra ambasciata a Brasilia dai figli dell’ex Presidente del Brasile Bolsonaro e sull’eventualità di una possibile richiesta da parte di quest’ultimo”. “Il nostro quesito, prosegue Porta, che ha come prima firmataria la capogruppo del PD alla Camera Debora Serracchiani ed è stata sottoscritta dai colleghi Boldrini, Quartapelle e Provenzano, vuole anche fare chiarezza sull’affermazione odierna del Ministro degli Esteri Tajani, secondo la quale l’ex capo di Stato brasiliano “non potrebbe ottenere la cittadinanza italiana”; se ciò fosse vero, tale diritto sarebbe precluso anche ai figli Flavio ed Edoardo, recentemente recatisi presso la nostra ambasciata per sollecitare tale domanda”. “Fatto salvo che – come specificato nella nostra interrogazione – vigileremo sul pieno rispetto della consueta tempistica relativa a tale pratiche, – conclude Porta – non permetteremo che la cittadinanza italiana venga impropriamente utilizzata come strumento per evitare le possibili indagini e le eventuali condanne delle quali potrebbero essere oggetto i membri della famiglia Bolsonaro”.