“Fedriga smentisca immediatamente il consigliere leghista negazionista dei cambiamenti climatici, non pensi di cavarsela con uno dei suoi silenzi tattici su temi scomodi come questo. Su industria e ambiente il PD ha parole chiare e pretende che non ci sia alcuna ambiguità da chi ha governato la regione. Incosciente chi nega il cambiamento climatico e i danni all’ambiente di origine umana, come ha fatto la Lega in Consiglio regionale: nuoce gravemente all’economia e agli interessi della nostra regione. Fedriga da che parte sta? Si fa una sua lista dal ‘volto moderato’ e intanto assiste connivente a posizioni del suo partito che nuocciono al sistema produttivo e alla nostra manifattura”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva, in merito alle politiche ambientali poste in atto dalla Giunta Fedriga.
“Con l’ambiente – spiega il segretario dem – la prima preoccupazione va alle industrie che non trovano lavoratori e professionalità, ai nostri giovani che se ne vanno all’estero e non tornano. Assurde le norme regionali che limitano le provvidenze pubbliche solo ai residenti rendendo più difficile la mobilità verso le nostre imprese: così si cercano voti non l’ interesse del Fvg”.
“Il Pd vuole attuare il Pnrr nei pilastri della transizione ecologica – indica Liva – dell’economia circolare, del superamento delle tecnologie inquinanti e dei combustibili fossili. Conosciamo bene i problemi connessi a questo cambio di sistema e vogliamo gestirli e guidarli, non – conclude – far finta che non esistano e poi subirne le conseguenze”.
Il riferimento è alle parole, da molti definite surreali, pronunciate da Stefano Turchet, consigliere regionale leghista del Friuli- Venezia Giulia, il 1° febbraio scorso. Il consigliere era intervenuto in Consiglio durante la discussione sul FvGreen – la proposta di legge sulla transizione ecologica portata avanti dall’amministrazione regionale targata Fedriga, norma poi approvata il 2 febbraio con la contrarietà delle opposizioni. Nel suo intervento, Turchet aveva detto testualmente: “Il clima è sempre variato. È sempre variato in maniera anche significativa, rispetto a quello che vediamo oggi. Io dico spesso che le attività umane contribuiscono come potrebbe fare uno starnuto durante un temporale”. Poi altra rivelazione choc: “Se portiamo a zero le emissioni ci CO2, alla fine saremo morti”. Nel suo discorso il consigliere 61enne, di professione docente di motoristica ed elettronica auto, oltre che istruttore di volo, ha detto che “i dati che oggi lo studio del ghiaccio in Groenlandia e in Antartide ci permettono di avere” dovrebbero tranquillizzarci, poiché, appunto, “il clima è sempre variato”. Secondo il ragionamento di Turchet, “l’uomo vive grazie a carbonio, idrogeno e ossigeno. La combustione perfetta si ha quando lo scarico è costituito da CO2 e acqua”, e “la vita è correlata alla quantità di idrogeno, carbonio e ossigeno che metabolizziamo”. Quindi, “se ci poniamo l’obiettivo di CO2 zero, alla fine saremo morti”. Idea decisamente originale secondo cui “la temperatura scenderà da sola, oggi tv e social enfatizzano tutto”. Turchet come un fiume in piena ha esplicitamente messo in dubbio che serva alcun tipo di mobilitazione contro l’emergenza climatica: “Noi dovremmo ridurre l’industria, la mobilità, modificare i nostri stili di viti, ma io dico: siamo sicuri che la temperatura non salirà più?”. Al contrario, secondo il consigliere eletto nel 2018 con la Lega, “tra qualche migliaio di anni, forse anche prima, la temperatura comincerà a scendere, perché verrà modificata la quantità di radiazioni solari che colpiranno la Terra”. Turchet si è poi rivolto alle opposizioni: “Quando mi parlate di cambiamenti climatici e di disastri, vi rispondo: ci sono sempre stati. Le alluvioni, le frane, abbiamo sempre avuto questi eventi da quando esiste l’uomo”. La colpa dell’attuale emergenza, quindi, non sarebbe affatto del rapido aumento della temperatura globale che la comunità scientifica ha accertato in più occasioni, ma de “i giornali, le tv, i social”, che “una volta non esistevano” e per questo “le cose non venivano enfatizzate”. Insomma è colpa dei giornalisti. Ma il negazionismo di Turchet è a tutto campo, anche sulle notizie positive: Anche il buco dell’ozono non c’entra con l’uomo: “Dipende da CO2 e radiazioni” insomma per lui il ‘buco’ non era dovuto alla presenza di gas inquinanti come i clorofluorocarburi, che sono presenti soprattutto nelle bombolette spray e negli impianti refrigeranti. Niente evidenza dei fatti, anche se negli ultimi anni sta tornando a diminuire grazie alla riduzione della quantità di questi gas secondo Turchet è una farsa: “mi viene da ridere a pensare che si stia riducendo perché abbiamo eliminato le bombolette spray”. La sua spiegazione, invece, è stata che “anche quello dipende dalla posizione della Terra, dalla quantità di CO2 e dalle radiazioni. Sono fenomeni abbastanza chiari”. Insomma mancava l’affermazione sulla terra piatta, ma per fortuna nnon è arrivato a tanto. In risposta alle risate di alcuni esponenti dell’opposizione, il consigliere ha concluso: “C’è poco da ridere. Il ghiacciaio della Marmolada quanti anni aveva? Si è formato nel 1850-1860. Oggi andiamo a recuperare cadaveri della Prima guerra mondiale, se sono lì vuol dire che quando ci sono passati il ghiaccio non c’era”.