Comitato Salute Pubblica Bene Comune di PN: basta tagli alla sanità pubblica e a quella pordenonese in particolare

“Alla luce della recente proposta di riordino del Piano Oncologico Regionale i sottoscritti apprendono con sgomento la pesante penalizzazione prevista per la Chirurgia Oncologica del nostro Presidio Ospedaliero”. Questo l’incipit della lettera dei responsabili di struttura dell’Ospedale Civile di Pordenone che ha avuto un grande e giusto risalto su tutti i media. Il clamore delle tante sottoscrizioni testimonia che questa volta, con i tagli alla chirurgia oncologica di Pordenone ma anche a quella di San Vito, nonché con la possibile perdita di autonomia del CRO, si sia superata ogni decenza nell’operazione di Fedriga e Riccardi. Ossia lo smantellamento della Sanità Pubblica Regionale e di quella del pordenonese in particolare. Sosteniamo le ragioni della lettera e i suoi firmatari chiedendoci anche dove andranno i cittadini a fare gli interventi e quanti disagi dovranno affrontare quei pazienti già in grande sofferenza vista la diagnosi a volte infausta. Stupiscono le reazioni della politica locale e dei suoi rappresentanti in Regione che, tranne alcune lodevoli eccezioni, sono nella maggior parte dei casi imbarazzati o addirittura supini alla volontà della Giunta Regionale. A questo punto è indispensabile non lasciare soli i firmatari della lettera, perciò allargare il tema al CRO e al Sanvitese, costruendo con Associazioni, Sindacati, Forze politiche e sociali un ampio fronte comune che rimetta fortemente in discussione la proposta del Piano Oncologico Regionale. Che è del tutto sbagliato perché retto da dati non omogenei e volutamente “sballati”, in quanto costruito con il solito verticismo con cui, finora, si è fatto calare dall’alto il taglio di importanti servizi sanitari pubblici locali. Proponiamo a breve un incontro aperto per realizzare questo fronte comune.