Commissione sulla dismissione dei passaggi a livello a Udine
Si è tenuta oggi la commissione “Territorio e ambiente” del Comune di Udine per discutere lo stato dell’arte riguardante la dismissione della tratta ferroviaria in cui sono presenti i sei passaggi a livello della città. Le audizioni hanno riguardato due interventi (dell’ing. Francesco De Benedetto e dell’ex macchinista Vincenzo Arca) che hanno riassunto le problematiche tecniche del nodo di Udine transeuropeo. In particolare, si è messo in evidenza che il riferimento alla “chiusura” della tratta, nelle dichiarazioni di Rfi, da un punto di vista tecnico-ferroviario non è sinonimo di dismissione e smantellamento, ma solo di cessazione dell’utilizzo, mantenendo invece la struttura. Pertanto, si tratta di qualcosa di ben diverso di quanto chiesto dal comitato cittadino per la dismissione.
Sono intervenute anche esponenti dei comitati che si occupano del tema e Claudio Vicentini e Daniele Andrian per Europa Verde – Verdi, che hanno proposto l’idea di adoperare la tratta che verrebbe liberata dalla dismissione per la realizzazione di un’area verde in un’ottica anche di miglioramento della qualità dell’aria in città. “Per la minoranza purtroppo spiace constatare, spiega Andrea Di Lenardo Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Possibile, come non fosse presente il commissario o delegato per la lista Fontanini, il quale pure si era impegnato in campagna elettorale, in presenza del ministro per le infrastrutture Matteo Salvini, ad adoperarsi al fine della dismissione della tratta con i passaggi a livello. Personalmente, aggiunge Di Lenardo, sono intervenuto riprendendo quanto chiesto nella mozione che ho presentato con il collega Matteo Mansi (con delega sul punto) al consiglio comunale di ottobre, mozione approvata in maggioranza. Ho sottolineato altresì come sia compito della politica governare la dimensione tecnica e far sì che, dopo quindici anni di discussioni, Rfi non rinvii di ulteriori anni la data della promessa dismissione a ogni colloquio intercorso, come ha recentemente fatto spostando ulteriormente la data del 2025 al 2029”.