Comuni figli e figliastri: 80% fondi concertazione Fvg ad amministrazioni di centrodestra.

Circa l’80% dei fondi per la concertazione 2021-23 è stato destinato a Comuni riconducibili al centrodestra. La denuncia arriva dal segretario del Pd provinciale di Udine Roberto Pascolat. Riesce difficile pensare, aggiunge l’esponente Pd  che i progetti proposti da Comuni di altro orientamento politico fossero così poco meritevoli. E’ un dato che colpisce anche se è vero che può essere condizionato da molte varianti, e non è neppure il problema più importante, perché la questione decisiva è il metodo e come alla fine esercitiamo la nostra specialità. Il Pd chiede che si cambi politica e legislazione sul finanziamento degli Enti locali”. Il segretario del Pd provinciale di Udine Roberto Pascolat  ha riferito gli esiti dell’analisi nel corso  della partecipata assemblea tenuta sia in presenza che on line, la sera di venerdì scorso 11 settembre a Buja (Udine) con gli amministratori del Pd e del centrosinistra del territorio friulano proprio sul tema della distribuzione delle risorse e della così detta concertazione tra enti locali e Regione. Presenti il consigliere regionale Franco Iacop (Pd) del professore associato di diritto amministrativo dell’Università di Udine Leopoldo Coen. “Se il discrimine per l’allocazione delle risorse è la scelta politica che la giunta rivendica per sé – hanno ragionato gli esponenti del Pd – senza un percorso che premi i percorsi virtuosi e progettuali dei comuni si rischia di caricare di eccessiva discrezionalità la decisione finale, anche al di là delle migliori intenzioni. Così com’è la legge regionale voluta dal centrodestra, non dà certezze di premiare il merito e le scelte di sviluppo di area vasta”. I sindaci non devono essere costretti a rivolgersi alla Giunta regionale con il cappello in mano e – è stato concordato dai democratici – soprattutto la giunta, in questo specifico rapporto con gli enti locali, non deve mai dare neppure l’impressione di essere un arbitro di parte perché come si sa deve agire sempre per il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione”. Precisando che “bisogna essere capaci di fare e mettere a terra i progetti”, Pascolat ha ammonito sul “dopo sbornia” del PNRR, quando “saremo di nuovo qui, con organici dei Comuni sottodimensionati, senza i segretari comunali e con una Giunta regionale che ha depotenziato i presìdi di governo del territorio. Soprattutto i piccoli Comuni, non aiutati a collaborare tra loro, non hanno forze adeguate per dare tutti i servizi necessari e capacita di essere protagonisti della progettazione del loro futuro” .