Comunità energetiche: convegno organizzato dal Comune di Lignano Sabbiadoro con Legacoop Fvg e Anci Fvg

È la prima Comunità Energetica Rinnovabile balneare d’Italia, con un modello esportabile e incentivante per altri territori. La Cer di Lignano Sabbiadoro si presenta, lunedì 17 giugno, a partire dalle 11.00, attraverso un convegno promosso da amministrazione comunale, Anci e LegaCoop Fvg e ospitato al Parco del Mar del PalaPineta.

“Dalle parole ai fatti. Energie cooperative, strumenti finanziari e operativi” è il titolo dell’evento, moderato da Paolo Mosanghini, vicedirettore del Messaggero Veneto, che vedrà per l’intera giornata confrontarsi sulle opportunità offerta dalle Cer, diversi ospiti del mondo produttivo e politico regionale e nazionale.

Oltre a sindaco e vicesindaco di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi e Manuel Massimiliano La Placa, parteciperanno Vania Gava, viceministro del dicastero per l’Ambiente e la sicurezza energetica che porterà i suoi saluti tramite un video messaggio, il consigliere regionale Roberto Novelli, Paolo Arrigoni presidente di GSE Gestore dei Servizi Energetici società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile sulla transizione energetica e la sostenibilità delle imprese cooperative, Simone Gamberini e Giorgio Nanni presidente e responsabile ambiente di Legacoop nazionale, Michela Vogrig presidente di Legacoop Fvg, un rappresentante di Anci Fvg, Paolo Rodolico, dell’area sviluppo e competitività e agevolazioni della Camera di commercio di Pordenone e Udine, Samuele Branchetti e Gianluca D’Agosta del laboratorio cross-tec di Enea Bologna e Mauro Guarini vicepresidente di della cooperativa benefit Part-Energy, partner tecnico della Cer di Lignano Sabbiadoro.

«Questa Amministrazione comunale – è il commento del vicesindaco con delega all’ambiente La Placa – vede tra i suoi obiettivi quello di garantire sempre maggiori servizi al cittadino, valorizzando l’aspetto ambientale, sfruttando le tecnologie e gli strumenti della produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis. Obiettivo principale del nostro mandato e mio personale, era quello di istituire e promuovere l’avvio della CER. Operazione che stiamo portando a termine e che si pone alla base delle sfide future in ambito ambientale, verso le quali vogliamo che Lignano si presenti pronta. Con la nascita della Comunità energetica rinnovabile il cittadino diventa parte integrante del sistema energetico e parte attiva di quella sinergia tra categorie, privati e Comune, che porterà alla produzione e all’accumulo di energia, alla quale potranno accedere tutti, dalle imprese alle famiglie».

L’interesse per le Cer, che il modello cooperativo interpreta in modo ottimale, sta attirando l’attenzione di molti comuni del Friuli Venezia Giulia, come dimostra anche il recente accordo sottoscritto da Anci Fvg e Legacoop Fvg. «Le comunità energetiche – spiega la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig – sono un’opportunità che dobbiamo saper cogliere per contrastare la povertà energetica a favore di famiglie e imprese. Siamo orgogliosi che l’esperienza regionale sia diventata un punto di riferimento nazionale, grazie alla sfida che sin dall’inizio abbiamo condiviso la cooperativa Part-Energy. Un percorso che di recente, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Legacoop Fvg e Anci Fvg, ha consolidato un’importante alleanza che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi su un tema strategico per il prossimo futuro come quello delle energie rinnovabili valorizzando il modello cooperativo. Alimentare una cultura della sostenibilità che promuove coesione sociale ci sembra il miglior investimento per dare futuro alle nostre comunità».

Dello stesso avviso il presidente di Anci Fvg, Dorino Favot. «Il tema delle comunità energetiche – commenta – è molto sentito, sia dai Comuni, ma anche dalle famiglie, spesso alle prese con il pagamento delle bollette. L’accordo sottoscritto recentemente con Legacoop Fvg per lo sviluppo delle Cer va in questa direzione, nell’ottica di sviluppo di importanti attività per la produzione di energia rinnovabile. Il caso di Lignano – conclude – è uno degli esempi che ci auspichiamo si espandano a macchia d’olio anche in altre amministrazioni comunali, come anche altre hanno fatto o stanno facendo in regione».