Concorso scuola nella bufera, il “caso” approda in Consiglio regionale

Il concorso ordinario per insegnanti al centro di mille polemiche sarà discusso anche nell’aula del Consiglio regionale. A chiederlo ufficialmente è il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, che nei prossimi giorni depositerà una specifica interrogazione alla Giunta regionale. «Sono preoccupato – ha spiegato Centis – per quello che è accaduto durante la prova scritta del concorso a migliaia di candidati, la maggiorparte dei quali insegnanti precari che da anni svolgono con professionalità e impegno il proprio lavoro nelle scuole del Friuli Venezia Giulia. A quanto pare l’80% di loro non è riuscito a superare i test predisposti dal ministero e pare anche dall’Ufficio scolastico regionale. Eppure si tratta di persone capaci, esperte nell’insegnamento, apprezzate da colleghi e studenti, che avrebbero meritato di essere giudicate con rispetto e non attraverso discutibili domande con risposte a crocetta che hanno trasformato il concorso atteso da decenni in una lotteria o in un quiz televisivo. Da un lato il Ministero non considera questi insegnanti idonei a superare una prova a dir poco “assurda” con quesiti mal posti e in alcuni casi perfino sbagliati – ha sottolineato Centis – ma dall’altro lato li impiega da anni senza alcun problema per coprire i tanti posti vacanti negli istituti scolastici regionali. Una vera e propria ipocrisia di convenienza, un’offesa alla dignità e alla professionalità di tanti validi insegnanti. Candidati, Codacons, Cisl e Cgil scuola hanno ragione a scagliarsi contro test troppo nozionistici per una scuola che invece dovrebbe privilegiare la valutazione di esperienza, senso critico, capacità di analisi e insegnamento. Per tutte queste ragioni – ha concluso Centis – chiederò al Presidente Fedriga e all’assessore Rosolen di intervenire presso la Direzione scolastica regionale e il Ministero affinché si faccia luce su quanto accaduto nella nostra regione durante le prove scritte di selezione del concorso (alla luce anche degli annunciati ricorsi al TAR e di presunti brogli di cui parlano da giorni i quotidiani regionali) e, congiuntamente, venga bandito al più presto un nuovo concorso, ovviamente con un’organizzazione diversa da quella che ha provocato l’ennesimo disastro di un sistema di selezione del personale docente scandaloso e fuori dal tempo».