Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: «il Cro di Aviano resti risorsa strategica per il Fvg e l’intero paese»

«Il CRO resti risorsa strategica per l’intera regione e il Paese mantenendo e potenziando la sua capacità di attrazione che si estende dal Meridione al vicino Veneto»: lo ha detto questa mattina Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico e della Fondazione CRO Aviano Onlus, a margine della conferenza stampa di fine anno sui temi economici.
«Il CRO – ha detto – è un caso unico in Italia, nato da un grande movimento di popolo e da un’operazione di democrazia sanitaria in risposta all’alto tasso di tumori in Friuli Venezia Giulia; e tale deve restare, slegato da qualsiasi azienda sanitaria, dev’essere punto di riferimento e interfaccia per tutte le realtà della regione». Agrusti ha informato che la Fondazione, grazie anche alla raccolta di risorse tra gli imprenditori del territorio, ha recentemente «creato sale multimediali ad altissima definizione che permettono di seguire con precisione interventi realizzati anche all’estero». L’intervento più significativo, ha informato, riguarda ora il rinnovamento del Campus, struttura inaugurata una quindicina di anni fa: «Con Marine Interiors rifaremo in brevissimo tempo le aree comuni e le stanze», ha aggiunto Agrusti precisando che la Fondazione si occuperà anche della successiva manutenzione, «sempre seguendo le indicazioni delle direzioni generale e scientifica del CRO».
Il Presidente è intervenuto sul futuro della sanità regionale spiegando che «un ospedale totalmente slegato dall’Università, come quello di Pordenone, non ha un grande futuro. Va integrato con le gli atenei di Udine e Trieste in modo che gli specializzandi lo possano frequentare; questo accordo, che consentirebbe al CRO di mantenere l’autonomia e continuare ad essere riferimento per entrambe le realtà universitarie – ha detto – dovrebbe essere stipulato tra le Aziende sanitarie, la Regione e le Università. Non ho ancora esaminato nel dettaglio il piano oncologico ma credo che entro l’anno il CIV del CRO di cui io faccio parte – il Comitato di Indirizzo e Verifica – si riunirà per esprimere una propria valutazione».
In futuro, come ipotesi, Agrusti non ha infine escluso l’eventualità di un’azienda sanitaria unica tra Pordenone e Udine.