Congresso nazionale a Udine su “Endometriosi: origine, diagnosi e trattamenti”
“Endometriosi: origine, diagnosi e trattamenti”: è il titolo del congresso nazionale, aperto al pubblico, organizzato dall’Associazione Endometriosi Friuli Venezia Giulia Onlus, in programma a Udine sabato 9 marzo, a partire dalle 8.45, presso l’Aula conferenze n. 9 di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, in via Gemona 92. L’evento è inserito nel Programma di Educazione Continua in Medicina del Ministero della Salute e prevede l’accreditamento formativo gratuito (ECM) per cento medici specialisti di ginecologia e ostetricia, urologia, radiodiagnostica, chirurgia generale, medicina di base e ulteriori figure sanitarie, come tecnici radiologi, infermieri ed ostetriche. L’associazione riunisce le aziende sanitarie locali e le università per favorire consapevolezza, formazione e ricerca sulla patologia. L’incontro, al quale parteciperà anche il Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, Pierpaolo Sileri, nonché una delegazione di assessori regionali particolarmente sensibili alla tematica, fa seguito al Congresso organizzato nel 2017, sempre a Udine, con più di cento partecipanti e una sala gremita da circa duecento intervenuti, e si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare la governance nazionale sul delicato tema dell’endometriosi promuovendo un processo di cooperazione e di interscambio formativo nonché favorendo l’incremento della ricerca nel settore. “Sono attiva da un ventennio con varie attività di sensibilizzazione sul territorio”, spiega la presidente dell’Associazione, Sonia Manente, la quale aggiunge che: “per le donne che soffrono di tale patologia vi è molto da fare, dato che la diagnosi risulta ancora tardiva e viene effettuata con un ritardo che va dai cinque ai nove anni. Per queste ragioni, chi soffre di tali disturbi è costretto a peregrinare da un ospedale all’altro, con la conseguente perdita di lavoro o di anni scolastici, come avviene in molti casi. L’Associazione si pone, quindi, a favore delle pazienti, con l’obiettivo primario di far riconoscere i loro diritti in ambito istituzionale, sensibilizzando in primis l’opinione pubblica e la classe politica in merito a questa delicata tematica”.