Connessioni. Dialoghi tra centro e periferie arriva ai Giardini del Torso di Udine. La scrittrice Isabella Panfido ospite il 20 luglio
“Connessioni 2024”, la rassegna di dialoghi e incontri che l’Associazione Culturale Bottega Errante propone nell’estate udinese grazie al contributo del Comune di Udine e al sostegno della Biblioteca Joppi, entra nel vivo con le colazioni e gli incontri letterari ai Giardini del Torso.
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Il prossimo appuntamento è per sabato 20 luglio alle 9.30 ai Giardini del Torso di Udine con la scrittrice Isabella Panfido, che ci porterà a scoprire “Lagunario” in dialogo con la giornalista Elena Commessatti.
Il Lido, Murano, San Giorgio, Sant’Erasmo… Isabella Panfido racconta dodici isole della laguna veneziana e per ognuna di esse offre una mappa originale e poetica. Il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è Venezia, la metropoli d’acqua, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio, e che l’autrice celebra a suo modo, sempre con amore. “Lagunario” ha la capacità di intrecciare il dato storico a quello poetico, di far convivere citazioni da cronache e documenti e leggende popolari, per la felicità d’ispirazione e per la struttura fatta di capitoli-luoghi. Una dichiarazione d’amore alle isole e alle acque “sacre, inviolabili” della laguna.
La colazione è offerta dalla Caffetteria Al Vecchio Tram. In caso di maltempo gli eventi si terranno alla Caffetteria Al Vecchio Tram, piazza Garibaldi 15. L’ingresso è libero e gratuito.
Gli eventi sono realizzati in collaborazione con Bottega Errante Edizioni, ANPI, Liceo Caterina Percoto e Caffetteria Al vecchio tram. Per maggiori informazioni: www.
“Ci terremo alla larga dal nucleo denso della bellezza, ineffabile, per attraversare invece le mura sacre delle sue acque con un portolano bizzarro, che non segue rotte prestabilite se non quelle del capriccio e della immaginazione, muovendoci con una piccola barca adatta ai bassi fondali lagunari lungo canali e ghebi, costeggiando barene e velme, senza carta nautica, senza patente, come un flâneur d’acqua, abbandonandoci alla pacificante atmosfera della Laguna”.