Consorzio Bonifica Pianura Friulana: Sarà rivoluzione rete irrigua: 34 progetti e 237 milioni di euro per opere di ammodernamento

Un evento epocale, che cambierà il volto della rete di distribuzione irrigua nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. Questa la descrizione di quanto avverrà data dall’azienda.  Ben 34 progetti di opere di ammodernamento di reti e canali, per oltre 237 milioni di euro, sono state presentate dal consorzio al governo nazionale nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha chiamato le pubbliche amministrazioni a contribuire in maniera fattiva alla ripresa del Paese. Il Consorzio di Bonifica ha raccolto la chiamata del Governo nazionale e ha partecipato al Bando del Ministero delle Politiche Agricole e forestali; avvalendosi di una conoscenza puntuale del territorio ha puntato all’ammodernamento di reti irrigue ormai datate, che necessitano di interventi di continua manutenzione per perdite o disservizi. In mancanza di interventi, infatti, l’efficacia della consegna dell’acqua agli appezzamenti agricoli, già ora estremamente difficoltosa in alcune tratte, sarebbe a breve definitivamente pregiudicata con l’impossibilità, da parte del Consorzio, di garantire il servizio irriguo. Nella sede del consorzio, a Udine, i vertici dell’ente hanno presentato ad Alberto Budai, presidente seconda commissione regionale Agricoltura, industria commercio e turismo, agricoltore ed ex amministratore del Consorzio, alle organizzazioni di categoria degli agricoltori Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Coopagri, e all’ANCI i 34 progetti per 237 milioni complessivi di lavori che, una volta realizzati, cambieranno radicalmente la qualità del servizio irriguo del territorio regionale, con un risparmio di acqua di almeno il 20%.

 

DICHIARAZIONI VERTICI CONSORZIO

– Rosanna Clocchiatti, presidente Consorzio: “Com’è tradizione del mondo agricolo e rurale dal quale proviene e trae origine, il consorzio anche questa volta si è rimboccato le maniche affrontando la sfida con le sue migliori energie, con l’orgoglio e la consapevolezza di essere parte attiva della società in cui opera, di poterla renderla migliore con la propria attività. Il confronto costante con il mondo agricolo, le amministrazioni comunali, il territorio in cui opera, ci consente di cogliere le loro esigenze e di lavorare in sinergia per garantire un efficientamento della produzione agricola”.

– Armando di Nardo, direttore generale: “Si tratta di un evento eclatante. In questo momento storico si è presentata questa occasione unica, e con tutte le nostre forze abbiamo voluto coglierla. La realizzazione dei progetti è stato un grande lavoro di squadra e non poteva essere altrimenti, considerato il poco tempo a disposizione (nemmeno tre mesi), e la mole di lavoro che abbiamo dovuto affrontare per realizzare un numero di progetti così ampio e che interessa pressoché completamente il territorio consortile. Mai come ora il nostro consorzio si conferma un interlocutore autorevole e affidabile per istituzioni, organizzazioni e territorio”.

– Stefano Bongiovanni, direttore tecnico: “Su una superficie irrigata a pressione di circa 20mila ettari, quelli interessati dai progetti sono oltre la metà, quasi la totalità quelli irrigata a scorrimento. Su un totale di 33mila ettari irrigati dal nostro consorzio, oltre 20mila saranno favoriti dai beneficiche otterremo con l’ammodernamento delle reti e dei canali”.

 

I PROGETTI

Tre le tipologie progettuali presentate a finanziamento a valere sui fondi PNRR, illustrate da uno dei coordinatori del gruppo di lavoro, il vice direttore tecnico ing. Massimo Ventulini:

1) ammodernamento delle reti irrigue in pressione. Tali progetti prevedono la sostituzione delle stesse con nuove condotte in materiale plastico, l’installazione di punti di consegna dotati di misuratori volumetrici dell’acqua ai singoli appezzamenti agricoli: 16 progetti, importo complessivo 115.135.000 euro.

2) ammodernamento delle reti irrigue a scorrimento: 9 progetti, 52.230.000 euro.

3) ammodernamento della rete di canali di distribuzione secondari e terziari. Con le opere previste da tali progetti si procederà alla riduzione delle perdite idriche per il risparmio della risorsa, con contestuale efficientamento della rete idrica: 7 progetti, 44.290.000 euro.

A questi progetti se ne aggiungono due: il primo (18milioni di euro) riguarda il rifacimento di una dorsale irrigua realizzata nei primi anni ‘80 che a causa della sua vetustà e della tipologia costruttiva presenta delle perdite idriche e sempre più frequentemente delle rotture. Si tratta della condotta di adduzione Coderno Pantianiccoper circa 7 km. L’ammodernamento riguarda l’inserimento di un liner, tecnologia che minimizza gli interventi e consente un risparmio (per abbattimento perdite di carico) di circa 7000 kWh. L’altro progetto (7 milioni) prevede l’ammodernamento dei canali irrigui in terra della zona di Aquileia e Latisana, con l’efficientamento anche della centrale di pompaggio.

 

L’Agenda 2030 dell’ONU

Ogni aspetto progettuale è stato affrontato nell’ottica di massimizzare la tutela ambientale relativamente al contenimento del consumo d’acqua, al risparmio energetico, alla gestione dei materiali da scavo e dei rifiuti. La progettazione degli interventi ha avuto come principio guida la massimizzazione della tutela ambientale nel senso più esteso. Il Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana è responsabile della gestione di una risorsa essenziale – l’acqua –, e pertanto si sente parte responsabile delle sfide globali a lungo termine connesse allo sviluppo sostenibile ed alla transizione ecologica.

Limitandosi ad uno sguardo ampio sui soli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, 10 dei 17 obiettivi sono riconducibili alla risorsa acqua, essendo quest’ultima interconnessa a moltissimi aspetti della vita e dello sviluppo. Mentre uno degli obiettivi – l’obiettivo 6 – è interamente dedicato all’acqua: “garantire disponibilità e gestione della risorsa idrica”. Il settore irriguo nello specifico è coinvolto a pieno titolo nel raggiungimento dell’Obiettivo 6 in quanto può incidere sui seguenti target: “aumentare considerevolmente entro il 2030 l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in ogni settore” (target 4), e “implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche a tutti i livelli” (target 5).