Convenzione fra Burlo e l’azienda ospedaliero-universitaria di Padova
L’accordo fra Burlo e l’azienda ospedaliero-universitaria di Padova consolida la storica collaborazione fra la Cardiologia dell’Ircss triestino e la Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale patavino e permette alle famiglie dei pazienti del Friuli Venezia Giulia di evitare troppi spostamenti fuori regione. Le cardiopatie congenite sono un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da alterazioni strutturali del cuore o dei grossi vasi, dovute a un’anomala formazione delle strutture durante le primissime settimane dello sviluppo embrionale. Le cause che conducono allo sviluppo delle cardiopatie congenite sono ancora poco conosciute, perché, anche se alcune malformazioni possono essere associate ad alterazioni specifiche dei cromosomi, nella maggior parte dei casi si tratta di malattie senza precisa causa riconoscibile, in cui si invoca una causa multifattoriale, cioè un’interazione tra più geni e fattori ambientali. L’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” da sempre ha una grandissima attenzione per queste patologie, che possono essere seguite dalla vita fetale a quella adulta grazie ai professionisti della Struttura Semplice di Cardiologia, specialisti in Malattie dell’apparato cardiovascolare con training avanzato in cardiopatie congenite e cardiologia pediatrica. Quando necessario un trattamento cardiochirurgico della cardiopatia, il paziente è affidato per la correzione del difetto, alle cure della Cardiochirurgia Pediatrica di Padova, centro di riferimento del Burlo per la cardiochirurgia, per poi tornare all’ospedale triestino per i controlli periodici e la successiva gestione. Proprio dalla storica e stretta collaborazione dell’Irccs triestino con la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica di Padova è nata recentemente una convenzione tra i due enti che ha permesso la realizzazione di un Ambulatorio cardiologico e cardiochirurgico congiunto presso il Burlo portando i professionisti padovani a Trieste ed evitando pertanto alle famiglie dei pazienti del Friuli Venezia Giulia ulteriori spostamenti fuori regione. Colleghi della UO Cardiochirurgia Pediatrica e delle cardiopatie congenite, che verranno a Trieste per fornire all’utenza prestazioni prima non erogabili nella nostra regione. In particolare, i professionisti patavini arriveranno a Trieste per fornire all’utenza prestazioni finora non disponibili in Friuli Venezia Giulia quali, ad esempio, la prima visita cardiochirurgica pediatrica per i pazienti in attesa di correzione chirurgica; il controllo cardiochirurgico per i bambini e gli adulti con cardiopatia congenita già operati; il counseling fetale cardiochirurgico per i genitori in attesa di un figlio con diagnosi prenatale di cardiopatia. «Penso – sottolinea la dottoressa Biancamaria D’Agata Mottolese, Responsabile della Struttura Semplice di Cardiologia del Dipartimento di Pediatria del Burlo – che sia un passo importantissimo per la nostra Cardiologia, ma anche per tutto l’Irccs, perché questo ci permette di seguire a 360 ° i nostri pazienti a Trieste, risparmiando spostamenti alla famiglia e garantendo i vantaggi che scaturiscono dalla multidisciplinarietà, cioè dalla condivisione diretta del singolo caso clinico tra cardiologo e cardiochirurgo. La convenzione con lo staff della Cardiochirurgia Pediatrica di Padova, diretta dal professor Valdimiro Vida, unitamente alla già esistente stretta collaborazione con la Cardiologia del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare diretto dal professor Gianfranco Sinagra, completa la rete che ci permette di trattare in modo completo i nostri pazienti e di seguirli al meglio anche nella vita adulta». Una convenzione, dunque, che permette di alzare ulteriormente il livello di assistenza ai pazienti del Burlo in una fase in cui, grazie ai recenti progressi nelle tecniche mediche e chirurgiche, la gran parte dei neonati con cardiopatia congenita raggiunge l’età adulta con una qualità di vita soddisfacente e talora del tutto normale. «L’accordo con Padova si aggiunge – spiega ancora la dottoressa D’Agata Mottolese – alla stretta collaborazione con la Cardiologia dell’adulto dell’ospedale di Cattinara, grazie alla quale seguiamo i pazienti portatori di cardiopatia congenita anche una volta superata l’età pediatrica, con il grande vantaggio della conoscenza dell’evoluzione della cardiopatia congenita negli anni e della continuità del rapporto con l’individuo spesso sin dalla prima infanzia». «Con questo modello a rete – conclude il direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò -, ampliamo la nostra offerta assistenziale al fine di perseguire soluzioni sempre migliori per i bisogni di salute dei nostri piccoli pazienti, assicurando sicurezza e qualità delle prestazione e, al contempo, garantendo l’arricchimento e l’integrazione delle informazioni tra professionisti».