Cordovado in surreale sospensione. Ancora asserragliato in casa l’uomo in preda a palese disagio. Ma forse inizia a trattare
Non si è ancora sbloccata la situazione a Cordovado il paese resta in ostaggio anche se secondo indiscrezioni si sarebbe aperto un canale di dialogo con l’uomo armato asserragliato in casa.
In sostanza si cerca di convincere Luca Orlandi , questo il nome del 55enne, alla resa senza azioni di forza dato che l’uomo non sarebbe andato mai oltre le minacce e che più che violento pare disorientato nel suo stato di lucida follia . La mediazione quindi proseguirà per tutto il tempo necessario, hanno fatto sapere le forze dell’ordine.
Bisogna ricordare che l’ingegnere è originario di San Donà di Piave ma abita nella cittadina da diversi anni, ma in realtà è pressoché sconosciuto ai concittadini, in quanto da almeno due anni vive da autorecluso in casa segno di un disagio che forse è stato sottovalutato se non nel momento del mancato rinnovo del permesso di detenzione delle armi di cui da tempo l’uomo è in possesso. Armi che sono state il detonatore della attuale situazione di disagio dell’uomo che avrebbe reagito così al paventato sequestro della sua collezioni di fucili. L’uomo ex militare è asserragliato da un giorno e mezzo nella propria abitazione e ha continuato a postare video sul proprio canale YouTube ancora per tutto il pomeriggio di ieri ma avrebbe anche avviato un’interlocuzione telefonica con gli specialisti dell’Arma. Nel frattempo sono arrivati anche i Gis da Livorno, il gruppo di intervento speciale dei Carabinieri, ma, lasciano trapelare dalla Prefettura, un’eventualità di incursione è l’ultima ratio. Nel frattempo Cordovado vive una situazione di surreale sospensioni che riguarda non solo le 13 persone evacuate dalla palazzina ma l’intero comune che di fatto è in una sorta di coprifuoco permanente per ovvie ragioni di sicurezza.