Così va in Friuli in tempi di pestilenza e politici mononeurali. Annullati i meno rischiosi Air Show, confermate le sagrone spargi virus

L’aumento dei contagi da covid 19 ma soprattutto le previsioni legate alla diffusione della variante Delta stanno mietendo i primi annullamenti di manifestazioni, anche quelle particolarmente amate e seguite in Friuli Venezia Giulia e che oseremmo dire sono meno rischiose di altre ma, probabilmente, sono meno funzionali alle politiche “culturali” di taluni Comuni. Così dopo lo stop di Grado, la notizia è che anche il Comune di Lignano Sabbiadoro ha deciso di annullare l’Air Show delle Frecce Tricolori, in programma il 25 agosto. Scelte comprensibili alla ricerca del rischio zero, ma in realtà, essendo in questi giorni le spiagge delle località balneari già affollate di loro, meno comprensibili della conferma di altre manifestazioni dove, fra l’altro, non si rimane con il naso all’insù muniti di mascherina all’aperto per poco più di un ora, come nel corso degli air show, ma si staziona, magari in stand mangerecci gomito a gomito per ore e senza mascherina per poter portare alla bocca le più o meno digeribili  prelibatezze enogastronomiche. Parliamo della conferma a settembre delle due kermesse FriuliDoc e Gusti di Frontiera , rispettivamente previste a Udine dal 9 al 12 settembre e a Gorizia nell’ultimo fine settimana sempre di settembre. Gorizia almeno ha la giustificazione di dover promozionale il fatto di essere con Nuova Gorica capitale della cultura 2025, ma Udine vuole promozionale solo Fontanini e la sua giunta per far dimenticare la debacle  dell’amministrazione soprattutto in tema gastronomico dopo la nota vicenda delle mense scolastiche.
Intendiamoci queste grandi sagre sono eventi che in tempi normali sono ottime occasioni di socializzazione, da non demonizzare. Ma, come i grandi giochi al tempo della Roma imperiale, sono utili a far dimenticare vessazioni e patimenti alla plebe, a patto di non spacciarle però per eventi culturali di gran pregio però. Sono occasioni in genere  ghiotte dove sfogare le pulsioni della pancia più che della testa, ma in tempo di covid sono altamente pericolose. Facendo due considerazioni, la prima è che, come racconta proprio oggi  la Fondazione Gimbe,  siamo “di fatto siamo entrati nella 4/a ondata”, infatti dopo 15 settimane di calo, a livello nazionale  tornano a salire le vittime: 111 negli ultimi 7 giorni, 46% in più rispetto ai 76 della settimana precedente, ma ancora dipiù deve preoccupare il monitoraggio della stessa Fondazione Gimbe relativo alla settimana 21-27 luglio che vede un aumento del 64,8% di nuovi casi (31.963 rispetto 19.390), +42,9% di persone in isolamento (68.510 rispetto a 47.951), +34,9% di ricoveri con sintomi (1.611 rispetto a 1.194) e +14,5% delle terapie intensive. Il secondo elemento che dovrebbe consigliare prudenza rispetto alle future manifestazioni è il fatto che  la campagna vaccinale rischia di essere vanificato da quella pletora di personaggi che si sono palesati nelle piazze anche in FVG, che pur se minoranza non omogenea  fra Novax, negazionisti vari e finti libertari,   possono diventare il detonatore di un aggravarsi di una ondata che è già realtà. Di questi elementi dovrebbero tenere in debito conto ammnistratori pubblici assennati ma temiamo invece che con la loro politica “culturale”, talune amministrazioni puntino su quegli eventi di massa per battere un colpo, l’annullamento per loro diventa politicamente destante. Poco importa se si faranno correre rischi ai cittadini, l’importante è nascondere , fra vino, frico e polenta, fra ćevapčići e spiedini, la propria incapacità di governo. Così va in Fvg in questi tempi di pestilenza, dove fra virus e amministratori pubblici mononeurali, fra stampa asservita e opposizione incapace, i cittadini, anche quelli che non lo meriterebbero, devono inghiottire fiele.