Covid: Riccardi annuncia incontro con anestesisti. Tenterà di processarli…. Arriva anche la nota di infermieri e OOSS solidali con i medici
Questa volta deve aver accusato il colpo l’assessore Riccardo Riccardi che ha annunciato che già domani vedrà la rappresentanza degli anestesisti. Trasparenza vorrebbe che tale riunione possa essere online pubblica ma nulla è stato detto in tal senso con il rischio che l’assessore, noto per i suoi metodi “ruvidi”, possa tentare la solita strada del brandir bastone e forse carota. La salute dei cittadini e la gestione dell’emergenza Covid in Friuli Venezia Giulia, scrive in una breve nota l’assessore, sono temi che non possono essere trattati con leggerezza. Ritengo quindi necessario approfondire i contenuti della lettera diffusa dal presidente regionale dell’Aaroi Emac Friuli Venezia Giulia, nonché responsabile del Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Trieste e della gestione delle urgenze territoriali presso l’Asugi, dottor Alberto Peratoner”. Ovviamnete già la frase £”non possno essee trattati con leggerezza” nasconde il tentativo di delegittimare l’interlocutore. Comunque Riccardi, confermando di aver fissato per domani alle 17, nella sede delle Protezione civile di Palmanova, un incontro con il dottor Peratoner e i vertici della sanità regionale. “Voglio capire con esattezza quanto afferma il dottor Peratoner ed ascoltare nel merito anche le posizioni dei responsabili delle aziende sanitarie. Da oltre un anno tutto il servizio sanitario regionale sta compiendo uno sforzo enorme per contrastare la diffusione del Covid-19 e assistere le persone colpite dal virus o da altre patologie. È quindi importante fare chiarezza su quanto ho letto.” Insomma l’idea crediamo sia quella di ribaltare il “processo” diventando da accusato accusatore con il sostegno della pletora di dirigenti fedeli. Intanto però anche altri pezzi importanti della sanità si uniscono alla denuncia dei medici. Una nota congiunta è stata infatti emessa dalle OO.SS. CGIL CISL FIALS FSI e NURSIND. Si legge testualmente: Le scriventi OO.SS. CGIL, CISL, FIALS NURSIND e FSI condividono le preoccupanti dichiarazioni che il presidente regionale del sindacato degli anestesisti rianimatori dr. Peratoner ha indirizzato al presidente Fedriga riguardanti le gravi criticità relative al servizio sanitario regionale. Come più volte già dichiarato in tutte le sedi, i lavoratori del servizio sanitario regionale sono da oltre un anno impegnati nell’affrontare l’emergenza prodotta dall’evolversi della pandemia e a nostro avviso riteniamo che poco è stato fatto per mettere in sicurezza l’intero sistema che consentisse in una ragionevole programmazione delle attività sanitarie ordinarie, quelle derivanti dalla pandemia, l’attività territoriale e in fine il piano vaccinale. Per garantire tutto questo è stata e tutt’ora viene richiesta agli operatori un’enorme quantità di ore extra ordinarie molte delle quali ancora non pagate. Ad oggi le uniche azioni adottate dalle aziende sono indirizzate contro i diritti dei lavoratori, infatti da mesi sono state bloccate le ferie del personale che opera nelle aree dell’emergenza, mentre gli stessi avrebbero un estremo bisogno di poter recuperare lo stress psico-fisico dovuto ai carichi di lavoro derivanti da più di un anno di pandemia e
vista la carenza cronica di personale non siamo ancora a conoscenza di quali saranno i provvedimenti futuri che le aziende predisporranno per permettere la fruizione delle ferie estive ai dipendenti. È ben noto che nei reparti ad alta intensità di cure vi è la necessità che il personale assegnato sia altamente specializzato, ma questo per vari motivi, soprattutto la carenza di personale, non sempre è possibile e questo crea notevoli difficoltà all’intera equipe. Scarsa lungimiranza e scelte strategiche discutibili hanno dato il colpo di grazia ad un servizio sanitario già di per sé in affanno pre-pandemia a causa di riforme politiche che lo hanno depauperato e sui cui si è abbattuta la scure dei tagli e delle razionalizzazioni. Risulta evidente che a pagare sono sempre e solo i lavoratori che invece hanno sempre prestato la propria opera con grande spirito di dedizione ed abnegazione al dovere e ciò non è più tollerabile. Per finire, stigmatizziamo la mancata verifica sui dispositivi di protezione (mascherine) che vengono assegnati alle Aziende e che gli operatori utilizzano fino al giorno in cui detti DPI vengono sequestrati come accaduto anche in questi giorni.
A questo si aggiunge la mancanza di un confronto politico con la terza commissione regionale che auspichiamo avvenga quanto prima.