Cro di Aviano isolato telefonicamente per 60 ore e ieri ennesimo Black out centrale Sores di Palmanova.

Prima l’isolamento telefonico del Cro il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano duranto 60 ore, quasi tre giorni, con medici ed infermieri costretti all’uso dei propri apparecchi telefonici cellulari per poter comunicare, poi il ieri l’ennesimo Black out telefonico nella Sala operativa regionale di emergenza sanitaria. Insomma almeno nella telefonia la situazione della sanità regionale sembra essere tornata all’epoca pre-Meucci. La linea fissa ad Aviano era saltata a causa del maltempo che evidentemente, pur se prevedibile, vede le infrastrutture non adeguatamente protette. Fra l’altro pare che l’allarme del malfunzionamento non sia scattato, come dovrebbe essere, per un controllo costante dei sistemi, ma semplicemente per la segnalazione di un paziente che non riusciva a telefonare. Attivati i telefonini d’emergenza, è anche scattata la protesta del dg Marcolongo che si è lamentato per la lentezza della riattivazione. Ovviamnte la lamentela è partita dalla pagina Facebook, dell’istituto che spiegava che, a seguito del “grave” temporale che si è abbattuto nella località, le linee telefoniche non erano momentaneamente attive, come abbiamo visto i pazienti se ne erano accorti già da prima. Ancora più grave è però quanto denunciato in una nota dal Consigliere pentastellato Andrea Ussai, che segnala l’ennesimo black out telefonico nella Sala operativa regionale emergenza sanitaria, verificatosi ieri (domenica) dalle 17.15 e che chiosa “fa tornare al pettine i tanti nodi ancora irrisolti e più volte segnalati dagli operatori”. La questione è grave perchè al numero unico 112 fa riferimento l’intera macchia del soccorso regionale.
“Per prima cosa, dice il consigliere M5s, viene da chiedersi se basta una pioggia, seppure abbondante, per creare problemi di questo genere. È preoccupante come questi episodi siano eccessivamente frequenti, tanto che nel solo mese di luglio si sono verificati almeno tre black out telefonici nella centrale Sores, che hanno comportato chiamate perse degli utenti e impossibilità di chiamare le postazioni delle ambulanze, a cui si è dovuto sopperire utilizzando i cellulari a disposizione in caso di “crash””. “Da tempo gli operatori segnalano la mancanza di un protocollo e della necessaria formazione del personale in caso di black-out informatico delle postazioni, nonostante un testo sia già sostanzialmente pronto – aggiunge il consigliere M5S – così come non c’è un protocollo operativo “Disaster Recovery” nel caso il personale sia costretto ad abbandonare la Sala, nonostante le rassicurazioni della Direzione Sores”.
“La formazione e la scrittura di questi protocolli così importanti ma anche del piano delle maxi emergenze regionali – conclude l’esponente pentastellato – non sono ancora state stilate a causa del basso numero di personale e del tempo dedicato alla formazione che da gennaio è pari a zero”.