Da stasera l’annuncio dei nuovi colori delle Regioni. Friuli VG la peggiore resta in rosso profondo, Lazio in arancione, scuole aperte da martedì
Solo il Lazio con ogni probabilità diventa arancione, Valle d’Aosta scivola in rosso e la Calabria è ancora in forse, a rischio di passare nella zona con maggiori restrizioni. Ma sarà il monitoraggio settimanale a dare il responso definitivo della Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute. Ma l’analisi andrà oltre, verranno osservati gli scostamenti dei dati delle Regioni che già si trovano in rosso con il risultato che per ben 8 realtà, più una Provincia autonoma, si prospettano altre due settimane in rosso, cioè fino a martedì 13 aprile e in questa classifica il Fvg è prima, cioè ha i dati peggiori che senza una decisa inversione di tendenza, probabilmente farà mantenere il rosso oltre il 13 di aprile. Infatti la regola prevede che si debba stare almeno due settimane in un colore prima di poter rientrare in quello con meno restrizioni, a patto di avere dati compatibili con lo scenario meno pesante ed essendo il Fvg il peggiore con 410 casi per 100000 abitanti è poco probabile che in due settimane si possa rientrare nei parametri del “libera tutti”. Chi è rosso quindi deve passare due monitoraggi con numeri da arancione per essere inserito in quel colore ed è molto poco probabile visti i dati che questo avvenga soprattutto nella Provincia di Udine. Per questo motivo si può anche dire che già adesso si può dire che otto Regioni e una Provincia saranno in rosso anche dopo Pasqua, almeno fino al 13 (un martedì). Questa settimana hanno infatti tutte un’incidenza superiore ai 250 casi per 100mila abitanti, che appunto le colloca ancora nello scenario con più restrizioni. Oltre al già citato Friuli VG (410) il Piemonte (354), l’Emilia-Romagna (351), la Lombardia (293), la Puglia (292), la Valle d’Aosta (291), le Marche (284), la Provincia di Trento (279) e il Veneto (254).
A veder migliorare lo scenario, come accennato in apertura, sarà il Lazio, che entrerà in arancione da martedì. L’ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza che l’ha messa in rosso, come tutte le altre dell’ultimo periodo, è infatti entrata in vigore di lunedì (nel caso specifico il 15 marzo) e non la domenica come quelle dei mesi precedenti. Si voleva dare più tempo ai cittadini per prepararsi al cambiamento e anche concedere ai ristoratori un giorno in più di lavoro, per di più in un festivo. Visto che l’ordinanza dura 15 giorni cesserà di avere effetto appunto il 30, quando quindi potranno riaprire anche le scuole.