Dall’assessore Scoccimarro slealtà istituzionale a danno del Lago di Cavazzo
“Bocciando l’emendamento che ho presentato in I Commissione integrata, nell’ infinita battaglia per la salvezza del Lago di Cavazzo, l’Assessore Scoccimarro con spregiudicatezza ignora gli accordi presi a maggio scorso. Lo dichiara la consigliera regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, vicepresidente della IV Commissione. “A maggio scorso, spiega pellegrino, discutendo la mozione da me presentata per dare seguito alle indicazioni di fattibilità delle tre varianti di bypass delle acque di scarico della centrale idroelettrica, formulate dallo studio del Laboratorio Lago, si era concordato di trasferire il dibattito e approfondimento alle Commissioni II e IV – attività produttive, agricoltura, turismo e ambiente – prevedendo anche ulteriori audizioni. Avevo accettato di ritirare la mozione per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica, visto che eravamo ormai in campagna elettorale per le europee. In più l’impegno di Scoccimarro era che le risultanze del lavoro delle Commissioni congiunte sarebbero state presentate in Consiglio regionale entro il prossimo mese di novembre.
Invece ora con il disegno di legge di assestamento di bilancio estivo si prevedono e si finanziano con 1 milione di euro ulteriori studi senza confrontarsi né con la Commissione, né con il Consiglio. Mi oppongo con un emendamento e viene respinto, in spregio agli impegni presi e alle legittime attese dei cittadini.” “Evidentemente gli uffici regionali non sono convinti che le tre ipotesi di by pass meritino approfondimenti. Ma non è chiara la motivazione di questo convincimento, ce la spieghino: se i dubbi riguardano preclusioni di carattere economico, vanno fugati subito perché disponiamo di abbondanza di risorse. Invece se le criticità stanno nella valutazione delle tre ipotesi elaborate dal Laboratorio del Lago, è necessario siano confutate e discusse in IV Commissione, come promesso.” Conclude Pellegrino: “ Sono veramente delusa dall’indifferenza dell’Assessore. Non si tratta di contrapporsi su una barricata ideologica, ma della necessità di praticare quella banale etica politica per cui non può essere un dogma senza vie d’uscita che sul Lago di Cavazzo, sui beni comuni dell’intera area, prevalgano sempre e comunque le intenzioni di A2A e del Consorzio di bonifica, alle quali si associano quelle di SIOT con i suoi cogeneratori a metano a Cavazzo Carnico.”