Daniele Romanello è il nuovo presidente della Rugby Udine Fvg. Ex mediano di mischia, leader dei bianconeri negli anni Ottanta
Senso di appartenenza, profili umani e professionali di spessore, competenze tecniche, etica sportiva. Sono questi, in ogni disciplina, i requisiti richiesti al managment di un club che punta ad eccellere.
La Rugby Udine Fvg vuole progredire sotto tutti i punti di vista: la crescita agonistica dei propri atleti non può prescindere, ma anzi è guidata dalla crescita dei tecnici e dei dirigenti. In questa direzione va l’allargamento del team dirigenziale della società bianconera. Il ruolo di presidente è stato proposto a Daniele Romanello, classe 1955, ex bandiera e capitano del club negli anni Ottanta, nella vita professionale direttore di Amga, l’azienda multiservizi di Udine, e amministratore delegato di altre società dello stesso gruppo. L’ex mediano di mischia ha accettato subito con entusiasmo e la sua nomina è stata formalizzata nell’assemblea dei soci dello scorso 24 luglio, durante la quale è stato anche eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019/2022. Riconfermato alla vice presidenza Francesco Silvestri (anch’egli ex giocatore, sebbene del Pordenone Rugby), che sarà affiancato dal past president, Massimo Ferrarin. Ci saranno poi, in qualità di consiglieri, i riconfermati Paolo Burin, Massimiliano Cuttini, Pier Alessandro Asti (ex giocatore Rugby Udine), Marco Romanelli, Alberto Turrin (ex giocatore di Udine e Pordenone), e i nuovi Bernardino Fancello (ex giocatore Rugby Udine), Fabrizio Rovis (ex giocatore in diversi club romani) e Andrea Muraro (ex giocatore del Petrarca Padova e della Nazionale italiana, nonché ex tecnico bianconero).
Romanello, attualmente all’estero per lavoro, prenderà funzioni a fine agosto. Nel frattempo è il presidente uscente, Massimo Ferrarin, a commentare il nuovo assetto societario: “Siamo molto soddisfatti. Il nuovo presidente e i nuovi consiglieri sono persone di spessore, che porteranno forze fresche, energia, idee. Si alza anche il numero di ex giocatori o di persone che abbiano comunque avuto dei trascorsi significativi e duraturi nel club. Anche questo è un aspetto per noi fondamentale”.