Debutta il 25 gennaio, a Cervignano, un ciclo di spettacoli multidisciplinari dedicati all’artista Ossi Czinner

Omaggio a Ossi Czinner, scultrice e grafica di fama internazionale: chiusosi l’anno in cui si è celebrato il decennale della sua scomparsa, avvenuta nel 2014, l’aggregazione di associazioni “Respira la cultura” (di cui è capofila l’associazione Cervignano Nostra) propone un ciclo di intense serate culturali multidisciplinari in memoria dell’artista friulana, che a Villa Antonini Belgrado, a Saciletto di Ruda, fondò il “Centro internazionale di grafica”, inaugurato il 20 settembre 1970. Il debutto è in calendario per sabato 25 gennaio, alle 20, al Teatro Pasolini di Cervignano: lo spettacolo, che si prefigge di far rivivere e valorizzare la figura di un grande talento mitteleuropeo, verrà poi proposto nei prossimi mesi – in date in fase di definizione – in altre quattro località del Friuli Venezia Giulia.

“Ossi Czinner, la donna e l’artista” il titolo dell’evento, molto articolato per strutturazione e contenuti: nel foyer del Teatro Pasolini, anzitutto, saranno esposte opere pittoriche e stampe grafiche della collezione privata di Carlo Cocolin; in sala, poi, ci si potrà immergere nelle atmosfere dell’eclettica, intensa vita di Czinner attraverso varie arti: si inizierà nel segno della danza, con un’esibizione delle allieve della scuola StudioDanza di Palmanova, che con la sua coreografia ha voluto evidenziare la fine sensibilità verso il bello e il “senza tempo” di Ossi e le sue sofferte riflessioni sulla vita e sul futuro dell’arte, che la pittrice vedeva corrompersi a causa della sostituzione della manualità umana con la velocità della macchina (e dei programmi di grafica). Seguiranno l’atto unico “Le piazze reimanniane di Ossi Czinner” – a cura di Franco Morellato, con Rita Carone e Alan Todd, del Teatro degli Intoppi -, il brano musicale “El can de Trieste” di Lelio Luttazzi (con Raffaello Indri e Flavia Quass, di Lizard Accademie Musicali), la proiezione di un video su villa Antonini Belgrado (curato dall’Associazione SVAB), un momento di poesia (“Degrado di donna” di Eleonora Ferrari, a cura di Massimo Donati, con l’Associazione Le ombre); avanti, ancora, con un estratto di un docufilm su Ossi, realizzato da Piero e Michele Tomaselli, di Cervignano Nostra, con un ulteriore brano musicale e con la lettura scenica “La Musa della Villa”, affidata alle Compagnie teatrali Ndescenze di Udine e Settecometeatro di Pavia di Udine. In chiusura, un monologo (“Pagina bianca di un parassita”, con Eleonora Ferrari ed Enrico Regattin, dell’Associazione Le ombre – Desto o son sogno?) e un ultimo contributo musicale.