Dibattito in Consiglio regionale sul tema del “fine vita” le posizioni di Simona Liguori del gruppo Patto-Civica FVG e Furio Honsell i Open Sinistra FVG

«Le cure palliative e la terapia del dolore sono un diritto del cittadino e permettono di affrontare e gestire il fine vita di tante persone affette da patologie con esito infausto. Ne siamo convintamente consapevoli, tanto che con la mozione n. 15 depositata l’11/07/2023 a prima firma della sottoscritta e poi avallata da tutti i Gruppi consiliari di opposizione veniva chiesto l’impegno della Giunta a mettere in atto tutte le azioni necessarie a superare le principali criticità presenti in FVG in merito al suddetto diritto di ricevere tali cure in regione. Le cure palliative sono necessarie ma non sufficienti nel ricomprendere ogni forma di volontà del malato di autodeterminarsi nel decidere di preservare la propria dignità personale nel fine vita anche con la possibilità di accedere al suicidio medicalmente assistito».
«Faccio mie – ha sottolineato Liguori – le parole della dottoressa Lucia De Zen medico palliativista dei bambini secondo la quale “le cure palliative molto possono fare, ma non tutto”. Il non voler riconoscere il limite delle cure palliative, che possono tanto ma non tutto, sembra essere una strategia di attesa a scapito del diritto della persona di decidere per sé stessa. Nella mozione presentata dal centrodestra è evidente la volontà di prendere tempo, quel tempo che molte volte il malato non ha. Credo che ai malati non sia utile un dibattito che metta il diritto alle cure palliative in contrapposizione con il diritto della persona a decidere per sé stessa nel fine vita anche attraverso il suicidio medicalmente assistito la cui liceità è sancita all’interno di ben precise condizioni contenuta nella sentenza della corte costituzionale 242/2019».
«Per alcuni malati – ha concluso Liguori – possono infatti non essere sufficienti risposte quali la desistenza da trattamenti rifiutati dal paziente stesso o ritenuti futili dai sanitari e la sedazione palliativa. «Soltanto la persona direttamente interessata, che già è in sofferenza estrema, deve essere messa nelle condizioni di scegliere liberamente come intende congedarsi dalla vita, nella maniera che ritiene più dignitosa per sé». Sostanzialmnete sulkla stessa liea le pariole di Furio Honsell di Open Sinistra FVG: “Oggi in Consiglio Regionale c’è stata la discussione sulla mozione della minoranza di sostegno al suicidio medicalmente assistito e quella della maggioranza che invece contrapponeva le cure palliative. Queste ultime però sono già previste da oltre 10 anni nel nostro paese e dunque la mozione della maggioranza era assolutamente irrilevante. La mozione sottoscritta da noi di Open Sinistra FVG che, abbiamo anche personalmente, aiutato l’associazione Luca Coscioni nella raccolta di
firme per la legge regionale, era invece una prima risposta alle migliaia di cittadini che avevano firmato tale proposta di legge. Anche a seguito dell’intervento del Presidente Fedriga, la maggioranza non ha voluto invece assumersi alcuna responsabilità legislativa adducendo discutibili giustificazioni di incompetenza. La mozione
dell’opposizione prevedeva invece solamente quanto la Corte Costituzionale aveva previsto nel 2019, garantendo così un diritto ad un trattamento sanitario già autorizzabile.
L’esito, scontato, purtroppo è stato che la maggioranza ha bocciato la mozione dell’opposizione. Noi come Open Sinistra FVG siamo stati invece gli unici a partecipare al voto alla mozione della maggioranza esprimendo voto contrario. Non è accettabile che all’inerzia del Parlamento si aggiunga, l’insipienza della maggioranza Fedriga. Come legislatori dobbiamo dare delle risposte alle decine di migliaia di cittadini che chiedono ai propri eletti il coraggio di prendere posizione su temi bioetici così importanti”.